Parco Stelvio, liquami nel torrente

I dirigenti e gli escursionisti lamentano quattro anni di inquinamento per i reflui che scendono da una malga. Il problema aumenta con la siccità.

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Valle Cané(red.) E’ scoppiato di nuovo l’allarme liquami al Parco nazionale dello Stelvio, nella zona di Vione, nel bresciano. Numerosi escursionisti che raggiungono la valle in estate per passeggiate tra i monti e respirando un’aria più fresca lamentano nella Valle di Cané la presenza di vari reflui che scendono da una malga per finire nel torrente lungo tutta la zona. Se poi si aggiunge il fatto che con la siccità il corso d’acqua è più ridotto del solito, l’inquinamento rischia di contaminare le falde acquifere da dove i pozzi traggono fonte.
In realtà questa situazione, come sottolineano il direttore e il presidente del parco naturale, insieme a diversi frequentatori, andrebbe avanti da quattro anni, ma sarebbe peggiorata. Tanto che lamentano come non si sarebbe fatto nulla per migliorarla, mentre chiedono alle istituzioni di agire per dare una pulizia alla zona. Il problema riguarda anche quanti berranno l’acqua dalle fontane che attingono da questo posto, mentre le mucche che pascolano non vivrebbero in un ecosistema ideale.

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