Centrale metano nella bassa bresciana

Sette Comuni sono coinvolti dall'impianto che sarà costruito nel cremonese. Gli ambientalisti: "Si rischiano terremoti e più inquinamento".

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Impianto metano(red.) La bassa bresciana e la zona circostante rischia di diventare una vera e propria pattumiera del nord Italia per tutte le discariche e impianti presenti e previsti. Dopo il caso della Seac 2 di Montichiari con i cittadini che protestano, altri Comuni protestano, invece, per l’impianto a metano che dovrebbe essere costruito in provincia di Cremona. Ma che coinvolge anche Borgo San Giacomo, Pontevico, Quinzano, San Paolo, Verolanuova, Verolavecchia e Villachiara. Il problema è che iniettando gas metano nel sottosuolo potrebbero verificarsi terremoti e inquinare ulteriormente il sistema.
Lo ha detto giovedì 30 luglio il Coordinamento regionale dei comitati ambientalisti presente a Brescia per trattare la situazione, riportata da Bresciaoggi, e la mozione, che i Comuni hanno già ricevuto, per chiedere un’autorizzazione integrata ambientale. Peccato che solo Borgo San Giacomo e San Paolo abbiano risposto nel bresciano. Secondo il coordinamento, la centrale avrebbe effetti gravi nell’arco di 20 chilometri. Un impianto per aumentare la produzione di metano sempre più chiesto dai cittadini? Sembra di no, visto che tra il 2013 e 2014 è calato il consumo.

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