Sanpolino, meno case e più parchi

(red.) Il Comune di Brescia sta valutando l’idea di ridurre da 106 mila a 80 mila metri quadrati le aree edificabili al quartiere di Sanpolino. Di questo è stato discusso giovedì 9 luglio in commissione Urbanistica a Palazzo Loggia sulla variante al Pgt. Questo vorrebbe dire minori incassi per la stessa amministrazione, visto che nel 2000 erano stati spesi 20 milioni di euro per comprare la zona. In ogni caso, il piano sul territorio scadrà nel 2018 con la possibilità di arrivare al 2020 e dopo quella data potrà decidere di rivendere ai vecchi proprietari con prezzi diversi. In molti, tra maggioranza e opposizione, contestano però il progetto.
L’ex sindaco Adriano Paroli ha detto che “se a Sanpolino saranno trasferiti i diritti di edificare da altre zone, non incasserà gli oneri”, mentre altri hanno detto che qui si devono concentrare i massimi profitti per il Comune. Dall’altra parte, però, l’assessore alla Casa Marco Fenaroli ha giustificato l’operazione per la crisi edilizia presente da anni. In pratica, secondo il piano, saranno costruiti 106 mila metri quadrati per la zona residenziale, altri 14 mila per uffici e negozi e 4 mila per i servizi. Si vuole ridurre a 80 mila metri quadrati la zona di residenza, insieme alla pista di atletica leggera vicina al centro sportivo Pampuri. Poi davanti alle palazzine in via Malga Bala potrebbe essere costruito un parco e altre piccole case nella zona della chiesa ortodossa.