Caldo, a Brescia scoppia l’allarme ozono

Con l'afa e le temperature alte di questi giorni aumentano i consumi elettrici per i condizionatori accesi. Ma scatta anche il rischio per l'ambiente.

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Ozono(red.) Il caldo di questi giorni a Brescia ha spinto verso l’alto i consumi elettrici, tanto che numeri del genere non si vedevano da almeno dieci anni. I condizionatori, infatti, restano accesi di giorno sul posto di lavoro e in casa e di notte per riuscire a dormire meglio. Una situazione che ha portato a vari black out a Milano, mentre nel bresciano non ci sono stati disagi. Nella prima settimana di luglio rispetto alla stessa di giugno i consumi sono lievitati del 21% in città e fino al 26% in provincia.
Si è registrato un aumento di energia fino al 18% alla Loggia e 17% nella provincia rispetto a un anno fa quando l’estate praticamente non era mai arrivata. A partire da giovedì 9 luglio, secondo le previsioni, la canicola dovrebbe allentarsi. Ma dall’altra parte nel bresciano si registra anche l’allarme ozono, con gli oltre 200 microgrammi per metro cubo raggiunti da diverse centraline e decisamente più alti rispetto al limite di 180. Una situazione che rende più difficile respirare. Il consiglio è quello di evitare di esporsi troppo all’aperto.

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