Benzinai, pompe chiuse in autostrada

Dalle 22 di martedì 3 marzo fino alle 22 di giovedì 5 marzo niente rifornimenti sulle tratte autostradali. La protesta è per la sovrattassa sul carburante.

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    benzinai sciopero(red.) Dalle 22 di martedì 3 marzo fino alle 22 di giovedì 5 marzo le pompe di benzina in autostrada rimarranno chiuse, anche sulle tratte del bresciano.
    Fegica Cisl, Anisa Confcommercio e Faib Confesercenti hanno infatti proclamato uno sciopero di 48 ore.
    Protestano per “l’odiosa sovrattassa sul carburante che devono pagare ai concessionari autostradali” e vogliono avere “voce in capitolo sulla razionalizzazione del settore”.
    “I consumatori devono sapere – spiega la Fegica Cisl – che in autostrada comprare un panino o fare benzina costa di più perché le concessionarie pretendono una prebenda sui servizi delle aree di sosta. Le compagnie petrolifere devono sborsare ai concessionari (i vari Gavio, Benetton e Toto) 18 centesimi per ogni litro di carburante. Una sovrattassa che, insieme all’aumento dei pedaggi, è all’origine della crisi che ha colpito i gestori di impianti autostradali”.
    Fegica Cisl, Anisa Confcommercio e Faib Confesercenti chiedono che “questo vero e proprio balzello venga azzerato, visto che le società concessionarie potrebbero accontentarsi degli esosi pedaggi che invariabilmente aumentano all’inizio di ogni anno. Per i consumatori vorrebbe dire risparmiare dai 16 ai 20 centesimi per ogni litro di carburante”.
    “Sulla razionalizzazione della rete – precisa ancora alla Fegisa Cisl – siamo noi i primi a chiedere che alcuni dei 450 impianti chiudano. Così il settore non è sostenibile: in Italia c’è un impianto ogni 30 km, contro una media europea di 50-60 km. Razionalizzare non significa dimezzare gli impianti dall’oggi al domani, ma iniziare a muoversi in questa direzione. Molti dei lavoratori potranno essere riassorbiti con l’ammodernamento della rete. Per altri si farà ricorso ad uno speciale fondo indennizzo creato in questi anni”.

     

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