Maugeri, i lavoratori dicono “sì” all’accordo

Approvato a larghissima maggioranza l’ipotesi di accordo sottoscritta il 17 gennaio scorso tra l’azienda e le organizzazioni sindacali.

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Maugeri Lumezzane(red.) I lavoratori della Fondazione Maugeri hanno approvato a larghissima maggioranza l’ipotesi di accordo sottoscritta il 17 gennaio scorso tra l’azienda e le organizzazioni sindacali.
Un accordo importante perché la Maugeri ha rinunciato all’idea di passare al contratto della sanità privata, sia per i lavoratori attuali che per quelli futuri, impegnandosi al mantenimento dei livelli occupazionali. I sindacati hanno messo sul piatto del risanamento finanziario una riduzione del 50% delle componenti accessorie del salario.
Nelle 20 strutture in cui si articola l’attività della Fondazioni Maugeri hanno votato 2.412 lavoratori, 1.951 dei quali (80,4%) si è espresso a favore dell’accordo sindacale; i no sono stati 431 (17,4%), 30 le schede bianche o nulle.
Schiacciante anche il voto a favore dell’accordo espresso dai medici e dai dirigenti: 427 sì (81,4%) e 77 no (14,6%)
Nella clinica Maugeri di Lumezzane (Brescia) hanno votato 162 lavoratori: i sì sono stati 151, i no 11.
I lavoratori hanno confermato fiducia nel lavoro che abbiamo svolto – commenta Franco Berardi, segretario provinciale della Cisl Funzione Pubblica – e un risultato cosi netto è il migliore riconoscimento all’impegno con cui abbiamo accompagnato questa difficile vertenza durata oltre sei mesi e scandita da 18 incontri di trattativa, e ci incoraggia nel proseguire con determinazione e coraggio nell’azione di tutela di chi, come purtroppo accade spesso, è costretto a subire gli errori e la mala gestione di altri”.
“Per quanto ci riguarda come sindacato – continua il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica di Brescia – i nostri sforzi si spostano adesso nella verifica del processo di risanamento dell’azienda attraverso la commissione bilaterale, prevista nelle nostre intese, che a scadenza trimestrale si riunirà per valutare l’andamento di ogni struttura della Fondazione”.
“Con il risultato del referendum – conclude Berardi – i lavoratori affermano con forza di credere nella possibilità di rilancio della Maugeri. I sacrifici di cui i lavoratori si fanno carico a partire dal primo marzo, rendono possibile il mantenimento di tutti i posti di lavoro e delle professionalità che permettono alla Maugeri di continuare ad essere un centro di eccellenza e di ricerca, un riferimento a livello nazionale ed europeo nella sperimentazione della riabilitazione e della cronicità. Questo prezioso percorso va ora completato dall’azienda con un accordo con i fornitori, affinché riducendo il debito si possa chiudere il concordato in bianco chiesto al Tribunale”.

 

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