Salvataggio Brescia, un’altra fumata grigia

Ancora incertezze sul futuro della società dopo la riunione-fiume che si è svolta a Milano. E lunedì si chiude il calciomercato.

brescia calcio stemma 1olta a Milano.(red.) “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”. Prendendo in prestito la celebre poesia di Giuseppe Ungaretti si potrebbe definire in questo modo lo stato d’animo (e d’essere) che sta vivendo il Brescia calcio in queste ultime ore. Incerto il futuro di via Bazoli dopo una giornata, quella di venerdì 30 gennaio, che, sulla carta, avrebbe dovuto essere decisiva.
Niente di fatto, invece, e, dopo cinque ore di vertice fiume che si è svolto a Milano, fra le realtà interessate alla partita (Luigi Ragazzoni, amministratore unico delle rondinelle, Ubi Banca, Profida Italia con Rinaldo Sagramola e Marco Bonometti di Aib), la fumata è ancora grigia. Grigia e non nera, perchè, come affermato dallo stesso Ragazzoni al termine dell’incontro, una qualche prospettiva per il passaggio societario della squadra c’è, ma mancano da definire alcune questioni. Nodi, che, evidentemente non sono di secondo ordine. Profida ha messo sul tavolo due milioni di euro e un piano di rientro dei debiti. Il tempo stringe: lunedì 2 febbraio, alle 23, chiude il calciomercato. e una decisione, in un modo o nell’altro dovrà essere presa.

 

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