Omicidio Roncadelle, si stringe il cerchio

I carabinieri sono sulle tracce dell'assassino di Roberto Ljatifi, il 30enne nomade ucciso martedì notte in una rissa al Copacabana Manele.

carabinieri controlli(red.) Potrebbe essere ad una svolta l’indagine sull’omicidio del 30enne rom di origine serba, Roberto Ljatifi, ucciso con tre fendenti al cuore nella notte fra lunedì e martedì durante una lite scoppiata per futili motivi all’interno del Copacaban Manele di Roncadelle.
I carabinieri della Compagnia di Brescia avrebbro infatti identificato l’assassino, un nomade rumeno, di età compresa fra i 25 e i 35 anni.
L’uomo saraebbe risucito a fuggire subito dopo l’aggressione mortale, nel corso della quale è stato ferito gravemente anche un buttafuori del locale, intervenuto per sedare la lite, ma i militari sono sulle sue tracce.
Esaminando i video delle telecamere di sicurezza, gli uomini dell’Arma hanno identificato il giovane che, con un coltello a serramanico, ha inflitto i fendenti letali al 30enne. La violenta rissa, che sarebbe stata originata per contrasti sulla scelta di una canzone, ha coinvolto una cinquantina di persone.

 

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