Rifiuti, la “rivoluzione” ai nastri di partenza

Il sindaco Del Bono ai "Dies Fasti" del Calini ha annunciato che da metà 2015 la città adottera una nuova metodologia di raccolta, ancora da stabilire.

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(red.) Si è parlato anche di rifiuti, di buone pratiche del riciclo ai “Dies Fasti” in corso in quetsi giorni al Liceo Scientifico “Calini” di Brescia.
Al tavolo organizzato da studenti e professori il dibattito cui hanno preso parte il sindaco della Leonessa, Emilio Del Bono e il presidente di A2A Giovanni Valotti, il consigliere Antonio Buonomo, il presidente di Legambiente Brescia Carmine Trecroci e il vice Isaac Scaramella e l’assessore comunale all’Ambiente Gianluigi Fondra.
Pur ammettendo che Brescia è in ritardo nella raccolta differenziata (che, secondo quanto impone la Comunità Europea, dovrà arrivare al 65% nel 2016, mentre in città è ferma al 38,2%, tra le più basse del Nord Italia come rilevato dal recente Ecosistema Urbano del cigno verde) e che il Comune sta lavorando sul tema, anche se ancora diviso tra la scelta delle modalità di raccolta, Del Bono ha voluto rimarcare che un cambiamento si farà.
In quale direzione non è ancora noto, ma una metodologia diversa dovrà essere approntata già dalla metà del prossimo anno nella raccolta rifiuti.
E la questione, lo ricordiamo, è anche economica perchè la scelta tra raccolta porta a porta, calotta o misto, “vale” 30 milioni di euro, senza parlare poi della tematiche tariffe che il primo citatdino ha dichiarato di non voler ritoccare al rialzo.

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