Green Holding, perquisizioni nel Bresciano

Nell'ambito dell'inchiesta sull'appropriazione di 30 mln di euro destinati al risanamento della discarica Indeco di Borgo Montello.

(red.) Hanno fatto sparire 30 milioni di euro accantonati per il risanamento (il cosiddetto “post mortem”) della discarica Indeco di Borgo Montello. Questa è l’accusa mossa a sei amministratori di società del gruppo Green Holding.
L’operazione della Squadra Mobile di Latina e del Servizio centrale operativo della polizia è in corso in queste ore. I sei sono stati raggiunti questa mattina da altrettante ordinanze di custodia cautelare. Sei le città coinvolte dall’operazione Evergreen: Latina, Milano, Brescia, Bergamo, Padova e Rapallo. Gli ordini di custodia cautelare sono stati chiesti dal pm Luigia Spinelli, e firmati dal gip del Tribunale di Latina. Sono ordinanze di custodia con l’applicazione del braccialetto elettronico. L’accusa è peculato: gli amministratori di due società che hanno sede in Lussemburgo, secondo gli inquirenti, con un vorticoso giro di fatturazioni si sono appropriati di 30 milioni di euro destinati al risanamento della discarica Indeco di Borgo Montello. La legge infatti prevede che ogni hanno vengano accantonati fondi per il post mortem dell’invaso.
I particolari sono stati resi noti in una conferenza stampa tenuta dal questore Giuseppe De Matteis e dal capo della Squadra Mobile di Latina, Tommaso Niglio. L’inchiesta della Mobile di Latina e dello Sco è nata da una denuncia degli ambientalisti.
Sono state effettuate anche 19 perquisizioni nelle sedi della società del gruppo. Si cercano conferme all’ipotesi accusatoria. Secondo il pm Luigia Spinelli per poter sottrarre le somme, gli indagati avviavano operazioni di finanziamento tra le società del gruppo facendo transitare i fondi pubblici su conti correnti bancari intestati a due società del Lussemburgo, la Adami Sa, Double Green Sa e Green Luxembourg Sa.

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