Loggia e Pirellone unite contro “Sblocca rifiuti”

L'assessore Fondra è ottimista: "In fase di discussione crediamo si cambierà il testo del decreto". Altrimenti Brescia rischia l'invasione dell'immondizia.

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(red.) Dalla Loggia al Pirellone, il fronte del no al decreto “Sblocca rifiuti” è ampio e compatto. Lo hanno verificato sabato pomeriggio al Pirellino di via Dalmazia a Brescia gli amministratori convocati dall’assessore regionale all’Ambiente Claudia Maria Terzi. Tutti uniti per ricordare in modo pressante al governo che l’inceneritore “deve bruciare rifiuti solo in funzione della produzione di calore, non oltre” specifica l’omologo assessore in Loggia Gigi Fondra.
Ma come fermare l’attuazione del decreto? “Venerdì 19 settembre abbiamo impugnato il decreto davanti alla Corte Costituzionale. La Lombardia non applicherà l’articolo 35 e Maroni non darà il parere favorevole. Anche perchè l’attuazione del decreto nella sua attuale forma rischierebbe di lasciar fuori dall’inceneritore i rifiuti speciali delle aziende di casa nostra. Fondra si dice però ottimista rispetto alla modifiche al testo in fase di discussione. Nel frattempo martedì 23 settembre al Pirellone si voterà in Consiglio regionale la mozione urgente della Lega di contrarietà all’articolo 35. “Mozione su cui spero ci sia la più ampia condivisione” conclude l’assessore Terzi.

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