Cromo VI, non sono buone nuove

Presentati i dati statistici sulla presenza della sostanza nei pozzi in città con uno studio di 5 mesi effettuato dall'Osservatorio Acqua Bene Comune.

(red.) Non sono buone nuove quelle che vengono dalle rilevazioni sull’acqua di Brescia. La concentrazione di cromo esavalente rilevata in città, infatti, oscilla tra 2 e 16 microgrammi al litro, con punte di 20 microgrammi in via Veneto e (un po’ di più ancora) in via Milano. Se è vero che i valori di cromo sono inferiori a quanto stabilisce l’Oms, che fissa un limite di 50 microgrammi per litro (che somma il cromo totale e non solo l’esavalente) la situazione non è confortante.
L’ «Osservatorio acqua bene comune», nato con una delibera di Giunta il 21 gennaio e operativo dal 21 febbraio, con il coinvolgimento  Asl, A2A, Consulta per l’ambiente e rappresentanti dei genitori delle scuole cittadine, dopo quasi cinque mesi di lavoro ha redatto il primo documento di analisi e sintesi della situazione acqua a Brescia (il testo è consultabile sul sito istituzionale del Comune).
Per ogni punto di campionamento è stata utilizzata una rappresentazione grafica mediante “Box Plot”, ovvero un metodo grafico che raggruppa ed ordina i dati affinchè siano di comprensibile lettura.
ll primo  grafico (dati relativi ai controllo di A2A) riporta l’elaborazionesu 26 punti di controllo, riferita a26 campioni prelevati in ognipunto di controlloda Gennaio 2012 fino a Dicembre 2013, e per alcuni punti, anche fino a Febbraio 2014.Si osserva una evidente disomogeneità delle concentrazioni di CromoVI con valori calcolati relativi alle medianevariabili tra 2 e 16 mg/L. In 6 punti di controllo le concentrazioni rilevate risultano superiori a 8 mg/L. L’elaborazione statistica mostra valori minimi e massimi rispettivamente di 2 (valore minimo rilevato analiticamente) e 20. In quattro punti (quartiere Leonessa, Via Lamarmora, Villaggio Sereno e Via Verziano)è stato rilevato a febbraio 2012 un outlier molto superiore alle altre osservazioni.
L’analisi statistica  prevede  per ogni campione la rappresentazione di un Box Plot che presenta come base  inferiore il valore del primo quartile del campione, come base superiore il valore del terzo quartile del campione, mentre la linea orizzontale che divide il boxin due parti è la mediana (secondo quartile).Ogni box presenta due barre, una superiore e una inferiore, le cui estremità corrispondono al valore minimo e massimo della serie, tolti gli outliers. L’outlier è un valore considerato anomalo rispetto alle altre osservazioni.
Nella seconda parte della rilevazione statistica son presentate tabelle riportanti tutti i dati rilevati da A2A e Asl nel periodo compreso tra gennaio 2012 e febbraio 2014, ordinati secondo i prelievi effettuati  nelle vecchie circoscrizioni (Nord, Centro, Este, Ovest e Sud).
Per ogni pozzo è stata disegnata una tabella, che riporta la data della rilevazione e i valori di cromo VI registrati.
Il prossimo passo dell’Osservatorio consiste nello studio degli altri inquinanti presenti nelle acque bresciane.
«Oggi- ha detto l’assessore all’Ambiente in Loggia, Gianluigi Fondra-abbiamo uno strumento in più per chiedere ad A2A di agire», definendo «preoccupante» il quadro, «in mancanza di un collettore per le acque dalla Valtrompia».

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