Acciaio, la Cina non fa più paura

Aib ha accolto una delegazione di imprese siderurgiche dell'Estremo Oriente,invitate del presidente Marco Bonometti.

(red.) L’acciaio cinese non più temibile concorrente per le aziende di Brescia, ma potenziale alleato per penetrare nuovi mercati e possibile destinazione per la nostra tecnologia e il nostro know-how.
Associazione Industriale Bresciana ha accolto lunedì 7 luglio una delegazione di imprese siderurgiche cinesi, che hanno risposto ad un esplicito invito del Presidente di AIB Marco Bonometti. Guidata da Li Bin, Console della Repubblica Popolare di Cina a Milano, e da esponenti della Camera di Commercio Italo Cinese, la delegazione – cui sono state prsentate le caratteristiche e le dimensioni della siderurgia bresciana – ha incontrato con alcune tra le principali aziende bresciane del comparto: Alfa Acciai, rappresentata da Giuseppe Cavalli, Aso Siderurgica, rappresentata da Riccardo Reboldi, Feralpi Group, rappresentata da Giovanni Pasini, e Ori Martin, rappresentata da Giovanni Marinoni.
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In un momento di profonda trasformazione per un settore tanto importante per il territorio, vogliamo far conoscere la nostra realtà produttiva e individuare alcuni aspetti da approfondire poi con incontri successivi. Dobbiamo confrontarci in modo molto concreto e capire quali sono le reciproche esigenze, partendo dal presupposto che qui ci sono produttori d’eccellenza, mentre le imprese cinesi hanno sbocchi sui mercati, in particolare in Africa», ha detto il presidente di AIB, Marco Bonometti.
I rappresentanti di Anshan Steel Group, Baometal (Baosteel Group) e Nanjing Group ( insieme 50 milioni di tonnellate prodotte), tutti già presenti a vario titolo in Italia con investimenti nel settore o con sedi di rappresentanza, hanno avuto l’opportunità di conoscere il meglio del made in Brescia in ambito elettro-siderurgico, famoso nel mondo per la qualità, la flessibilità produttiva del proprio tondino garantita dal forno elettrico, e la performance ambientale. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che i produttori orientali di prodotti “piani” hanno manifestato grande interesse, dal momento che oggi anche la Cina è alle prese con una delicata trasformazione del settore siderurgico, chiamato a migliorare in termini di efficienza e sostenibilità ambientale. Oltre che sul fronte tecnologico e dell’innovazione, la partnership con le imprese bresciane potrebbe poi prendere la forma di accordi commerciali, finanziari o per rendere più ampi e completi i cataloghi prodotto.

Nel pomeriggio, infine, la delegazione cinese ha visitato lo stabilimento della Feralpi a Lonato per “toccare con mano” il processo produttivo dell’acciaio made in Brescia.

 

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