Via Toscana, l’amianto ferma le ruspe Tav

Stop alla demolizione nella seconda giornata di lavori per la presenza di asbesto negli edifici da abbattere.

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(red.) I lavori Tav in via Toscana a Brescia hanno già subito uno stop. La causa?  Durante la demolizione dei palazzi che faranno posto alla linea ad alta velocità ferroviaria (nel secondo dei tre edifici da eliminare, nel tratto di strada chiusa, a nord di via Zara),  gli attivisti No Tav hanno segnalato la presenza di amianto.
Già nei giorni precedenti, gli ex residenti dei condomini avevano segnalato all’Asl la presenza di sacchi neri  contenenti asbesto, stoccati nei giorni precedenti al via dei lavori. Incaricati dell’Azienda sanitaria locale hanno effettuato un sopralluogo nella mattinata di martedì 1 luglio,  certificando, dopo alcune ore di controlli, che i lavori potevano riprendere, ricollocando i sacchi in posizione diversa, al riparo in uno dei garage espropriati e che verranno successivamente demoliti.Una interruzione che robabilmnete, allungherà il cronoprogramma dei lavori di demolizione delgi stabili e quello, successivo, dei cantieri ferroviari.
Intanto, il sindaco Emilio Del Bono, sempre nella giornata di martedì, ha annunciato l’intenzione di chiedere ad ad Italferr «di restituire (alla Loggia, ndr.) la porzione di proprietà che ora è stata espropriata e che è stata oggetto di demolizioni, per destinarla ad area di verde pubblico. Questo sarà coerente con quanto sarà scritto nella variazione al Pgt: in quella zona non saranno costruiti nuovi volumi».

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