San Martino, 155 anni dopo risuonano i cannoni

Domenica 150 figuranti hanno ridato vita alla più famosa e sanguinaria battaglia del Risorgimento italiano. Per la prima volta si è pagato il biglietto.

(red.) Cannoni e assalti a baionette sguainate. Sono passati 155 anni dalla battaglia contro i l’esercito francese, ma San Martino non dimentica. E dà voce ai cannoni e ai fucili dell’esercito sabaudo, composto da 150 figuranti in costume, raggruppati sull’enorme prato all’ombra della torre. Proprio nello stesso luogo, dove il 24 giugno del 1859 andarono  in scena le fasi più decisive di una delle battaglie più sanguinose e fondamentali che visse il Risorgimento italiano, sulla strada dell’unità nazionale.
Domenica 22 giugno si è svolta la consueta rievocazione storica della celebre battaglia risorgimentale.  Le scaramucce simulate ma assai coreografiche hanno preso il via con il primo «contatto» fra cavalleggeri e l’esercito Austriaco. Gli scontri sono poi proseguiti fra Francesi e Austriaci a Solferino e fra Austriaci e Piemontesi.
La manifestazione desenzanese curata dalla Società di Solferino e San Martino presieduta dal dott. Fausto Fondrieschi, è stata realizzata con l’aiuto delle associazioni d’arma e combattentistiche locali e di numerosi gruppi di volontariato. Una battaglia che per la prima volta era a pagamento: per assistere infatti è stato necessario acquistare il biglietto. Ma ciò non ha dissuaso i curiosi, i turisti e gli appassionati, che in gran numero si sono dati appuntamento sotto la torre

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