Negozi sfitti, lotta al degrado

Gli agenti della Polizia locale hanno effettuato sopralluoghi nel centro storico. I proprietari diffidati hanno ripulito.

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(red.)  Guerra al degrado nei negozi sfitti.
Secondo le stime più recenti, nell’area compresa tra le mura venete sono circa 140 i negozi chiusi. Su mandato della giunta, la Polizia locale ha effettuato i primi sopralluoghi in tre ambiti territoriali:- corso Garibaldi/Mameli, Carmine, corso Martiri della Libertà/ via F.lli Porcellaga -anche grazie ad alcune segnalazioni dei residenti.
In corso Garibaldi-corso Mameli, le attività attualmente dismesse sono una ventina, per la maggior parte in discrete condizioni. In tre casi, però, sono emersi problemi di scarsa pulizia e accumulo di sporcizia nelle serrande. Per un negozio di corsoGaribaldi, uno di corso Mameli e una ex attività all’angolo Battaglie-Mameli, la Polizia Locale ha contattato la proprietà che si è resa disponibile alla pulizia, avvenuta dopo poco come verificato dagli agenti.
Al Carmine la ricognizione eseguita nel perimetro del quartiere ha evidenziato oltre 30 attività dismesse, ma solo in quattro casi la Locale ha ritenuto di intervenire sulle proprietà. Due delle situazioni di degrado erano in Contrada del Carmine, una in via Capriolo: i proprietari hanno provveduto alla pulizia. Nel quarto caso, all’angolo tra via Battaglie e via Capriolo, dove c’è la sede dell’ex lavanderia che appartiene al complesso in cui è si trova l’ex albergo Capriolo, non è stato possibile contattare la proprietà visto che tutto l’immobile è sottoposto a provvedimento di espropriazione forzata.
In corso Martiri-via Porcellaga,  
sono state rilevate 10 attività dimesse, due delle quali in stato di degrado. Non è ancora stato possibile contattare i proprietari di una ex attività di Corso Martiri della Libertà, mentre all’angolo tra via F.lli Porcellaga e vicolo dellaCostanza è stata ripulitadalla proprietà una parte interna di porticato con accesso destinato al pubblico passaggio. Va sottolineato che il problema del degrado dei negozi sfitti, nonostante il costante monitoraggio degli agenti che operano sul territorio, tende a riproporsi. Essendo tutte le ex attività delimitate da serrande o griglie, è frequente che i passanti gettino all’interno rifiuti. Capita spesso anche che i distributori di volantini pubblicitari abbandonino pacchi di carta nelle serrande abbassate. Tale condizione talvolta pregiudica e inficia la norma dell’art. 11 del Regolamento di Polizia Urbana, che prevede la responsabilità della manutenzione dell’edificio a carico del proprietario e di conseguenza l’avvio della procedura sanzionatoria una volta che non si è ottemperato all’ordine di ripristino.
Da inizio 2014 il settore Polizia Locale ha siglato un protocollo operativo con il settore Ecologia e Ambiente, in caso di segnalazioni che riguardano aree abbandonate. Accertamenti congiunti possono portare a sanzioni (dall’Art. 11 del Regolamento di Polizia Urbana) e ad altri provvedimenti come le ordinanze contingibili e urgenti di carattere sanitario la cui competenza appartiene al sindaco. Per l’anno 2013, ad esempio, ci sono stati 11 casi di segnalazioni che hanno innescato i provvedimenti descritti e per i quali la Polizia Locale è intervenuta con le proprie competenze e con le sanzioni relative. Nel mese di marzo 2014 si è proceduto alla diffida e al conseguente ripristino e messa in sicurezza di un immobile abbandonato di via Elba che, da tempo, era oggetto di occupazioni abusive ed era divenuto un ricettacolo di rifiuti. L’intervento di bonifica si è rivelato risolutivo, restituendo una condizione accettabile al sito.

 

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