Motorizzazione: “Siamo senza targhe”

Negli ultimi giorni si era riusciti a reperirne qualche centinaio ma ora scarseggiano nuovamente. "La colpa è dell'Istituto Poligrafico di Foggia".

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(red.) Le concessionarie e le autoscuole bresciane avevano denunciato la lentezza nelle procedure di immatricolazione già un mese fa, ma da allora nulla è migliorato. “Siamo senza targhe”.
E’ la stessa Motorizzazione di Brescia a denunciare il fatto, che si ripresenta a fasi alternate da un po’ di settimane a questa parte. E senza targhe procedere con l’immatricolazione delle vetture è impossibile. Un circolo vizioso che si ripercuote anche sulle concessionarie, costrette a scusarsi loro con i clienti che pazientano anche mesi per il completamento delle pratiche burocratiche. Settimana scorsa la Motorizzazione era riuscita a rastrellare 300 targhe facendosele inviare dall’ufficio di Cremona, mentre altre 300 sono in arrivo da Verona. Ma quando saranno finite il problema si ripresenterà nuovamente.
La fonte di tutti i problemi però sta fuori Brescia, precisamente in Puglia. Il ritardo infatti è dovuto alla mancata spedizione dell’Istituto Poligrafico di Foggia. Tanto che alla motorizzazione domina la rassegnazione. «Ho chiamato Roma e nemmeno mi hanno risposto – spiega rassegnato il direttore della Motorizzazione Maurizio Vantaggiato -. Con il Poligrafico di Foggia è peggio che brancolare nel buio. Hanno i nostri report e tutte le nostre richieste. Abbiamo bisogno di 700 targhe alla settimana e sono settimane che non riceviamo spedizioni. Che possiamo fare? Abbiamo sentito le Motorizzazioni delle province vicine che ci hanno dato parte della loro disponibilità. Poi sarà il blocco delle immatricolazioni. Non c’è nulla da fare».
«La mancanza di targhe – fa eco l’Unasca, l’associazione delle autoscuole e degli studi di consulenza automobilistica – grava su tutta la filiera del settore fino agli automobilisti, perché si fermano le immatricolazioni, con disagi e danni per gli operatori, comprese le agenzie di pratiche auto che non possono targare i veicoli, e per i cittadini chenon possono ritirare il veicolo che hanno acquistato».
Insomma, un disagio a 360 gradi che ancora una volta vede responsabile la burocrazia statale. E in questo periodo di stagnazione economica certe lentezze diventano ancora più insopportabili e pericolose.

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