Tasi, in 71 comuni si paga entro il 16 giugno

Nel resto dei paesi si pagherà dopo l'estate. A Brescia, rispetto all'Imu si verserà di meno, e circa il 40 % saranno addirittura esentati.

(red.) Brescia, Desenzano, Manerbio, Gardone Val Trompia, Gardone Riviera, Bagnolo Mella, Botticino, Roncadelle, Sarezzo, Concesio. Questi sono i principali paesi dei 71 della provincia (che ne conta in totale 206) che hanno già fissato l’aliquota per la Tasi.
Quindi, proprio in questi comuni, si dovrà pagare la cosiddetta tassa sulla prima casa, che sostituisce la vecchia Imu, entro il 16 giugno.  Moltissimi Comuni – quasi due terzi del territorio – sono però in ritardo sulla scadenza per deliberare le percentuali. E il tempo stringe. Chi non lo farà entro venerdì 23 maggio sarà rimandato a dopo l’estate.
Ma cosa significa che si debbono deliberare le percentuali?  
Di fatto alle singole Amministrazioni è data facoltà di stabilire l’entità della tassa, entro un range stabilito dal Governo. La legge ha fissato un tetto massimo al 2,5 per mille per la prima casa e al 10,6 per mille per la seconda (sui cui continua a pesare anche l’Imu). I Comuni possono aumentare le aliquote fino a un massimo dello 0,8% (rispettivamente al 3,3 e 11,4 per mille), a fronte però di detrazioni.
Per quanto riguarda Brescia per la prima casa l’aliquota è stata fissata al 2,5 per mille, mentre per la seconda abitazione ed altri immobili la Loggia ha deciso di applicare la maggiorazione consentita dello 0,8 permille, portando l’aliquota a quota 11,4.  In sostanza sugli immobili con rendite catastali fino a 400 euro sarà applicata una detrazione di 200 euro, che di fatto azzererà la tassa per il 31,7% delle prime case della città. In successione, è previsto uno sconto di 75 euro per le rendite catastali fra i 400 e i 600 euro; di 50 euro e 35 euro rispettivamente per rendite entro i 660 euro e i 700 euro.
«In ogni caso – aveva assicurato l’assessore al Bilancio Paolo Panteghini – tutti i contribuenti si troveranno a pagare meno rispetto all’Imu 2012»

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