Tracce di legionella ai Pilastroni

(red.) Legionella pneumophila. E’ il nome poco rassicurante del batterio riscontrato pochi giorni fa al Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di via Pilastroni dall’Asl di Brescia. Durante i consueti controlli sono apparsi due analoghe anomalie in due diversi punti della struttura.
Le acque «incriminate» provengono da punti di prelievo riconducibili alle docce ed è quindi stata esclusa categoricamente la contaminazione dei liquidi che vengono comunemente utilizzati dai pazienti e dai dipendenti per bere e per cucinare. Un aspetto che confota però solo parzialmente i degenti, i familiari e gli operatori che frequentano la struttura.
Al momento il direttore generale del Fatebenefratelli, fra Marco Fabello, conferma che non è stato registrato fra le persone alcun tipo di malore riconducibile al batterio e nessuno dei pazienti ha manifestato sintomi riconducibili al contagio. Si tratta comunque di un allarme da non prendere sotto gamba. Il batterio può infatti provocare la malattia del legionario vera e propria, che spesso coincide con una polmonite acuta, oppure la febbre Pontiac, una forma meno grave.
Normalmente la legionellosi si manifesta inizialmente con febbre, brividi e tosse. In alcuni casi si presentano pure dolori muscolari, mal di testa, stanchezza e perdita di appetito e, occasionalmente, diarrea. La cura passa generalmente attraverso terapie antibiotiche. Nei prossimi giorni, tuttavia, i sanitari dell’Asl faranno nuovi prelievi all’interno della struttura, con la speranza che si sia trattato di due casi isolati.