Croce di Cevo, periti al lavoro

In mattinata sono giunti sul posto gli esperti incaricati dalla Procura. Nel frattempo sul luogo della tragedia nulla è stato toccato.

(red.) Dopo tanto parlare ora tocca ai fatti. Per fare chiarezza intorno ai motivi del cedimento strutturale della croce di Job a Cevo, in Valcamonica, si sono messi al lavoro i periti. Nella mattinata di mercoledì 30 aprile gli esperti hanno iniziato le operazioni di analisi sul simbolo del Cristianesimo crollato giovedì scorso uccidendo il 21enne Marco Gusmini.
Un primo perito incaricato dalla Procura di Brescia, che ha aperto un’inchiesta contro ignoti per omicidio colposo, è arrivato in Valcamonica per una prima visione di quanto rimasto del Cristo di Job. Nel frattempo a Cevo tutto è rimasto fermo al momento del crollo, proprio per permettere un’adeguata ricostruzione.
L
’area è sotto sequestro e i pezzi della croce protetti e conservati per le analisi degli esperti. Si lavora sul legno della croce (pare fosse carico di acqua al momento del cedimento), ma anche sui tiranti innestati per mettere in sicurezza l’imponente scultura. Insomma un controllo sui materiali a 360 gradi: valutazioni sulla conservazione e sulla manutenzione che serviranno al sostituto procuratore Katy Bressanelli per accertare eventuali responsabilità.   

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