Sequestrati beni per 49 milioni di euro

Sarebbe l'equivalente del "prezzo" della corruzione nell'ambito dell'inchiesta che vede coinvolto il Celeste e la Fondazione Maugeri. Formigoni: «Violenza sconcertante».

(red.) Beni immobili e conti corrente sono stati sequestrati all’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni e al suo amico di vecchia data Alberto Perego.
Il sequestro preventivo è stato disposto dalla procura di Milano, giovedì 10 aprile. Tra i beni immobili, anche una villa in Sardegna, ad Arzachena e tre autovetture. “Graziato” il conto corrente su cui percepisce l’indennità da parlamentare, visto che il Celeste è attualmente senatore di Nuovo Centrodestra. Formigoni e Perego sono entrambi imputati per il caso Maugeri: un giro di presunte mazzette per favorire la Fondazione Maugeri, attraverso la giunta guidata dal Celeste.
Il valore dei beni sequestrati è di quarantanove milioni, ovvero il “prezzo” della corruzione contestata a Formigoni, Perego e ad altre persone, tra cui Pierangelo Daccò e Antonio Simone. Tra i 49 milioni, il gip ha individuato 8 milioni che Formigoni avrebbe ricevuto come benefit di lusso (vacanze e yacht).
Secca la reazione di Formigoni, che, su facebook, ha ribattutto: «Leggo che mi avrebbero sequestrato o starebbero sequestrandomi beni fino a 49 milioni di euro. Tranquillizzo tutti, non ho mai posseduto nemmeno la centesima parte di 49 milioni di euro. Su uno dei miei due conti correnti figura un attivo di 18 euro e 20 centesimi, sull’altro un passivo di 75 mila euro. Le mie tre auto sono: una Alfa Mito del 2012 per uso personale, una Panda del 2009 e una Multipla del 2008 in dotazione ai miei collaboratori. Non ho mai posseduto ne posseggo una casa in Sardegna. Le proprietà immobiliari sono: un micro appartamento nella periferia di Sanremo di 36 metri quadrati e tre appartamenti in Lecco di 400 metri quadrati complessivi, che sono stati ereditati dai miei genitori. Di tutti questi immobili condivido la proprietà con i miei due fratelli».
E l’ex governatore lombardo ha anche parlato di «violenza sconcertante» contro di lui. «L’esecuzione del sequestro- afferma Formigoni- è stata resa nota agli organi di stampa in contemporanea, se non prima, della notifica ai miei avvocati e questo non so in base a quale norma del codice. Il provvedimento risulta preso da un Giudice che aveva già concluso la sua attività con il provvedimento del 3 marzo 2014, oltre un mese fa. Alle ore 13 venivano diffusi servizi già corredati di tutti i particolari su quasi tutte le reti nazionali tv e radio. Non so chi abbia dato la notizia, in tempo largamente utile per preparare tutto, certamente non io e neppure i miei avvocati.Ho lasciato la Sanità Lombarda in stato di grande efficienza, con prestazioni eccellenti e senza alcun debito: non mi sembra un risultato da poco!Non so più, non essendo iniziato neppure il processo, se sono accusato di corruzione per 50 milioni di euro o se per 8 milioni di euro, la cifra che l’Accusa, moltiplicando pani e pesci, mi addebita.Mi auguro tempi migliori per il futuro della giustizia».

 

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