Il colonialismo italiano e Noè in 3D

Nelle sale, tra gli altri, i docu-film Aulò – Roma postcoloniale e La quarta via: Mogadiscio, il colossal biblico con Russel Crowe, Grand Budapest Hotel.

di Fausto Massi

Questa settimana cominciamo la nostra consueta rassegna settimanale in modo diverso, proponendo due documentari che saranno proiettati questa sera al Cinema Nuovo Eden dalle 21 e che vogliono indagare quella fetta buia di storia italiana relativa ai nostri maldestri e scomposti tentativi colonialisti: Aulò – Roma postcoloniale, che racconta la storia di due città, Asmara e Roma, legate tra di loro dall’esperienza del colonialismo italiano; a raccontarla è la scrittrice e saggista di origine eritrea Ribka Sibhatu, emigrata da anni nella città eterna.
A seguire, La quarta via: Mogadiscio: Kaha Mohamed Aden, una scrittrice italiana di origini somale, racconta I suoi ricordi di Mogadiscio, la sua città natale e ne ricostruisce la storia a Pavia, dove ora vive. Entrambi i film avranno un commento dal vivo del coautore e co-regista Simone Brioni, l’ ingresso è libero.
Wes Anderson (già regista dallo stile immaginifico e stralunato, basti pensare al Moonrise Kingdom del 2012), torna sui grandi schermi con Grand Budapest Hotel, per occuparsi di questo film (presentato in apertura alla 64^ Berlinale), è necessaria una premessa di carattere letterario. Il film è dedicato a Stefan Zweig, scrittore austriaco tra i più universalmente noti tra gli anni Venti e Trenta. Animato da un convinto pacifismo si vide bruciare nel 1933 ciò che aveva scritto dai nazisti. È alle sue opere che il regista ha dichiarato di ispirarsi per questo viaggio in un mondo tanto immaginario quanto affollato di riferimenti alla realtà. Mister Morgan, con Michaela Caine, racconta di Matthew Morgan, un insegnante in pensione, un solitario americano a Parigi. Rimanendo vedovo ha perso quel che nella vita più ha amato, sua moglie. Tutto intorno a lui si è spento. Sarà il caso a far tornare la luce nelle sue giornate facendogli incontrare sull’autobus Pauline, una bella e impulsiva giovane donna che fa fa l’insegnante di ballo.
Noah, con Russel Crowe, approda sul grande schermo declinando la storia non raccontata di uno dei più grandi eventi epici, la costruzione dell’Arca di Noè per salvare il mondo dal catastrofico Diluvio universale, in un profluvio di effetti speciali spettacolari e ben fatti; non poteva mancare la versione 3D. Arriviamo a parlare di Oculus, un inquietante film che, ambientato nel 2002, narra di Kaylie e Timbo che hanno all’incirca una decina d’anni e vivono con i genitori in una nuova casa in cui è arrivato uno specchio che sta avendo un pessima influenza sui genitori.
Chiudiamo con una commedia tutta italiana, firmata da Carlo Vanzina: Un matrimonio da favola, con un cast tipico della commedia nostrana odierna che comprende Ricky Memphis, Adriano Giannini, Emilio Solfrizzi, Giorgio Pasotti, Stefania Rocca, Riccardo Rossi; vent’anni dopo la maturità Daniele (Ricky Memphis) invita i suoi quattro ex compagni di liceo, un tempo inseparabili, alle sue nozze in Svizzera. Lui è l’unico del gruppo che nella vita è riuscito a fare carriera e convolerà a nozze con la figlia del ricco banchiere per cui lavora. Buona visione!

 

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