Codisa: stop ai rumori di Ori Martin

I residenti nella zona non riescono a riposare. L’associazione chiede che le analisi prescritte dalla Provincia vengano effettuate dall’Arpa e non dall’azienda.

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(red.) Il Codisa di San Bartolomeo chiede che venga trovata una soluzione al disagio di centinaia di persone: «Nelle case vicine a Ori Martin non si riesce a dormire bene. I boati notturni causati dalla movimentazione dei rottami disturbano il sonno dei residenti».
La situazione, pare, rimane di estremo disagio nonostante i tecnici della Provincia, in occasione della commissione Ambiente dell’11 marzo, abbiano riferito che l’Azienda avrebbe investito centinaia di migliaia di euro per assolvere alle prescrizioni imposte dal Broletto.
Secondo quanto dichiarato alla stampa dal segretario di Codisa Francesco Pedrini «il fastidio arriva dai capannoni aperti e con i tetti non coibentati adiacenti al reparto forno. Chiediamo che nella procedura di rinnovo dell’Aia si preveda qui un intervento significativo».
L’incarico che la Provincia ha affidato all’Arpa per rilevare i rumori emessi dall’azienda bresciana risale al 2012. Se per i lati nord – dove  sono stati evidenziate le maggiori problematiche, poi risolte con una serie di interventi prescritti dal Broletto ed eseguiti tra il 2012 e il 2013 –, est e sud le analisi sono state effettuate in più fasi, lo stesso non è avvenuto per la sezione ovest.
Il Codisa, ora, riconosce i miglioramenti a nord ma chiede che la verifica delle prescrizioni della Provincia venga effettuata dall’Arpa e non da Ori Martin stessa.

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