Rodengo, scontro sulla centrale a biomasse

Da una parte ci sono i il comitato dei cittadini e la lista "SìAmo Rodengo", dall'altra la Cogeme e la maggiornaza che difendono l'impianto.

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(red.) E’ un anno che la centrale a biomasse legnose sbuffa nella campagna di Rodengo Saiano. Un anno che però non è bastato a convincere  completamente gli ambientalisti e la cittadinanza della positività dell’impianto. Tanto che i cittadini per contrastarne la presenza si sono addirittura uniti in un comitato che ha raccolto 2 mila firme e portato la questione sul tavolo del Tar. Al fianco del comitato la lista civica “SìAmo Rodengo Saiano”.
«Paradello e Cogeme-Linea energia – sostiene il consigliere  di minoranza Tiziana Porteri, appartenente alla lista – si sono sempre rifiutate di partecipare ad un dibattito pubblico. Come lista civica abbiamo più volte presentatoin Consiglio interpellanze per chiedere un confronto e spingere l’Amministrazione a verificare l’impatto della centrale». a spaventare lista e comitato sono i valori del calore residuo e gli incidenti che in 12 mesi si sono verificati all’interno dell’impianto.
Sulla questione intervengono i dirigenti della centrale. «Dopo un anno d’esercizio – spiega Davide Alberti, direttore generale di Linea Energia (Lgh) – possiamo affermare che l’impianto di Rodengo è una realtà consolidata di efficienza energetica e ambientale. Siamo tra i pochi in Italia a coniugare raccolta differenziata, produzione di compost e produzione d’energia da fonte rinnovabile. In merito al guasto dell’aprile 2013, i controlli hanno accertato le cause e verificato l’inesistenza di danni ambientali».
L’ultima parola a Dario Fogazzi, presidente di Cogeme: «Ci rammarica – afferma -cheunimpianto abiomassa vergine, che dovrebbe essere un vanto per il territorio, sia attaccato su base di pregiudizi».

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