Carrozzieri, stralciata la norma pro-assicurazioni

Esultano le associazioni di categoria. Se fosse passata, si sarebbe dovuto far riparare il veicolo solo nelle officine convenzionate con le compagnie.

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(red.) «Esprimiamo grande soddisfazione per lo stralcio, dal Decreto legge “Destinazione Italia”, dell’articolo 8 riguardante la riforma Rc Auto».
È questo il commento all’unisono di Confartigianato, Cna, Casartigiani e Assopadana di Brescia. «Le norme come quelle sulla riforma Rc Auto, che mettono mano ad un mercato complesso e toccano i diritti dei cittadini e l’attività di migliaia di imprenditori, hanno necessità di essere ben ponderate e discusse prima con i diretti interessati. Apprezziamo la sensibilità dei nostri interlocutori in Parlamento. Così come esprimiamo apprezzamento nei confronti del Governo che ha deciso di stralciare l’art.8 hanno mostrato di comprendere le motivate ragioni, espresse tramite tutte le associazioni di categoria coinvolte, di 14.000 imprese di carrozzeria con 60.000 addetti in tutta Italia e la necessità di una riflessione più approfondita sulla materia».
Confartigianato, Cna, Casartigiani e Assopadana di Brescia si erano mobilitate da subito per difendere i 446 carrozzieri bresciani che rischiavano una vera e propria “rottamazione”. Il problema riguardava il decreto legge “Destinazione Italia” nella parte in materia di assicurazione Rc Auto, in particolare del cosiddetto risarcimento “in forma specifica”. La misura avrebbe reso di fatto obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni dei veicoli incidentati: vale a dire il dover far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime, penalizzando di fatto proprio i professionisti carrozzieri indipendenti.

 

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