Tremosine, 14 mesi senza depuratore

(red.) Tutto comincia il 29 novembre 2012, allorché grossi massi si staccano dalla parete e franano sul depuratore sottostante. Il tutto si ripete una settimana dopo, il 5 dicembre. In totale 150 metri cubi di roccia he ostruiscono anche l’accesso alla galleria di Tremosine in località Largo dei Minatori.
Da allora gli scarichi si riversano direttamente nel Lago, e solo una glriglia è stata disposta per cercare di contenere il possibile. Nessun intervento è stato fatto più per rimediare, anche perché le rocce si presentano enormi, pesantissime e in una posizione scomoda in cui intervenire con le gru. A complicare la situazione che si è venuta a creare, oltre a i massi scaricati dalla due frane, c’è anche da considerare  l’instabilità della montagna soprastante dove è stato individuato, 170 metri più in alto, un blocco di ben 850 metri cubi di roccia instabile che minaccia di staccarsi da un momento all’altro.
Garda Uno ha proposto di piazzare delle cariche esposive per sgretolare i massi, ma al problema logistico si aggiunge quello economico. L’Ato ha acconsentito a finanziare con i ricavi delle tariffe del ciclo idrico solo il ripristino della condotta fognaria lesionata. Masenza mettere in sicurezza la montagna nessuna riparazione potrà essere attuata. E nessuno ha finanziato questi lavori che si stima costerebbero circa 300 mila euro. Intanto il torrente di reflui continua initerrotto il suo tragitto verso il lago, che con silenziosa rassegnazione accetta da 14 mesi il suo lento inesorabile inquinamento.