«Il tartufo nero diventi un prodotto agricolo»

Lo auspicano i tartufai bresciano che, insieme al Comune di Salò, hanno inviato una petizione alla Regione. Lo scopo è ricevere aiuti e finanziamenti.

Più informazioni su

(red.) Che il tartufo nero diventi un prodotto agricolo. Questo è quello che auspica la petizione presentata dal Comune di Salò e dall’Associazione bresciana tartufai all’assessore regionale dell’Agricoltura Giovanni Fava.
Lo scopo di questa petizione è far sì che, una volta inseriti a pieno titolo nella categoria degli agricoltori, i tartufai possano giovare degli incentivi europei e regionali riservati al settore. Ad oggi, infatti, il tartufo non è considerato prodotto agricolo ed è pertanto escluso da qualsiasi forma di sostegno e valorizzazione. La fase che va dalla raccolta alla prima trasformazione non è riconosciuta come attività agricola.«Questa modifica di legge, per noi indispensabile e urgente- scrivono i firmatari della petizione – ci tutelerà dai furti e permetterà di accedere agli incentivi regionali ed europei per i prodotti e le produzioni agricole».
Se la richiesta venisse accolta, molte colline bresciane, specialmente in aree marginali, potrebbero addirittura cambiare fisionomia assumendo le fattezze di grandi tartufaie riservate alla coltura del prestigioso prodotto alimentare e recuperando una loro valenza agricola.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.