Banca Intesa, indagato Bazoli

Un mutuo collegato a contratti derivati. Accuse che coinvolgono, a vario titolo, 15 persone. Truffa pluriaggravata e concorso in abusivismo finanziario.

(red.) Quindici persone sono indagate dalla procura di Trani nell’ambito di un’indagine finanziaria riguardante alcuni strumenti collocati sul mercato da Banca Intesa.
Secondo quanto diffuso dalla Gazzetta del Mezzogiorno il 19 gennaio, tra loro ci sarebbero anche l’ex amministratore delegato e ministro del governo Monti Corrado Passera e il bresciano Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo.
In base a quanto reso noto, l’inchiesta sarebbe «partita dalla denuncia di un imprenditore di Barletta ritenutosi danneggiato dalla filiale di Banca Intesa Mediocredito cui aveva chiesto un mutuo, poi rivelatosi oltremodo gravoso perché legato a cosiddetti contratti derivati». Contratti, questi, che potrebbero avere «avuto natura speculativa, cioè di vere e proprie scommesse sui tassi, sempre sbilanciata in favore della Banca». I fatti contestati si riferiscono al periodo fra il 2004 e il 2008.
A Bazoli, secondo dichiarato, sarebbe già stato inviato l’avviso di conclusione delle indagini dal pubblico ministero Michele Ruggiero. Nel mirino degli investigatori, i prodotti finanziari conosciuti col nome di «Interest Rate Swap» (Irs).
Le accuse nei confronti degli indagati, secondo la Gazzetta del Mezzogiorno, sarebbero, a vario titolo e a seconda delle presunte responsabilità, quelle di truffa pluriaggravata e continuata e concorso in abusivismo finanziario continuato.

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