Garda, intervento contro la pesca di frodo

Venerdì 10 gennaio le guardie ecozoofile e i carabinieri hanno sequestrato 120 chili di coregone che poi sarebbe stat rivenduto ai ristoranti della zona.

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(red.) I ristoranti del Garda lo cucinano in tuttle le salse e ai pescatori lo pagano molto bene. Peccato però che la sua pesca sia illegale. Stiamo parlando del raro e pregiato coregone che vive nelle acque del Benaco.
Le guardie ecozoofile alla guida del comandante Osvaldo Casella hanno interrotto una pesca di fredo illegale che andava avanti probabilmente da mesi, con il consenso silente di molti risptratori gardesani.Venerdì sera le guardie, dopo un lungo appostamento, sono intervenute per fermare tre uomini che stavano raccogliendo il coregone dalle loro reti, presso il porto di Portese. Una volta scoperto i tre uomini hanno rimesso a posto i loro arnesi e se ne sono andati.
Allertati dalle guardie, però, i carabinieri di Salò sono riusciti a rintracciare i tre uomini a cui è stata comminata una grave ammenda. Dalle loro reti hanno recuperato circa 50 chili del pregiato pesce d’acqua dolce. Identico fatto si è svolto a Manerba dove, sempre nella stessa notte, le guardie, con l’aiuto dei carabinieri,  hanno sequestrato altri 70 chili di coregone.

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