Fatebenefratelli in attesa di fondi

L’Istituto aspetta 940mila euro dalla Regione. Non ci saranno licenziamenti fra i dipendenti ma una «rivalutazione delle posizioni per i lavoratori a progetto».

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(red.) Nessun licenziamento fra i 298 dipendenti. Al massimo una rivalutazione delle posizioni per i lavoratori a progetto. Anzi, entro breve verranno assunte due nuove persone a tempo indeterminato.
Secondo quanto dichiarato alla stampa da Marco Fabello, direttore generale dell’Irccs, il futuro del Fatebenefratelli, in via Pilastroni a Brescia, per quanto non nefasto, qualche grattacapo lo dà: «Non voglio nascondere la difficoltà che stiamo attraversando, dovuta a una carenza di liquidità per mancati pagamenti da parte della Regione Lombardia».
«Stiamo attendendo che ci vengano accreditati 940mila euro, già anticipati per l’informatizzazione delle cartelle cliniche e per la telematica. Per questo – continua Fabello – siamo stati costretti a chiedere ai dipendenti lo slittamento del pagamento di parte della tredicesima mensilità a metà marzo».
Ma i fondi regionali per l’informatizzazione non sarebbero l’unico “buco” (per quanto temporaneo) nel bilancio dell’Istituto bresciano. Sono venuti a mancare 346mila euro di attività non riconosciuta e altri 100mila di funzioni non tariffate non finanziate. A questi, poi, vanno aggiunti – o meglio, tolti – altri 100mila di fondi ministeriali sulla ricerca corrente. Insomma, in totale si parla di circa un milione e mezzo di euro di fondi non ancora versati o non riconosciuti.
Senza considerare, poi, degli spazi costruiti per ospitare due nuove comunità psichiatriche, ad alta e media intensità, pronti da un anno e per cui, due mesi fa, «l’Asl di Brescia ha dato l’autorizzazione all’esercizio e all’accreditamento», che garantirebbero una mole di attività per 2milioni e 100mila euro. Manca, però, la ratifica formale della Regione.

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