Brixiantiquaria, cala il sipario

Chiude i battenti la diciassettesima edizione della kermesse dedicata al mondo dell'antiquariato. Cinquanta gli espositori, di cui 10 da Brescia.

(red.) Ha chiuso i battenti la XXV edizione di Brixiantiquaria, mostra mercato dell’antiquariato organizzata da Fiera di Brescia, con il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia, del Comune e con il supporto della Camera di Commercio di Brescia.
La Fiera ha ospitato 50 espositori di cui 23 provenienti dalla Lombardia (10 sono le gallerie bresciane) ed i restanti da Veneto, Campania, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Piemonte, Liguria e un espositore da Nizza. Nonostante i tempi di crisi la Fiera di Brescia si è impegnata per assicurare al pubblico un’iniziativa di alta qualità e di sicura professionalità, all’insegna del gusto e dell’amore per la bellezza. E, come ha sottolineato l’Assessore Alberto Cavalli nella serata inaugurale, il risultato non ha deluso.
«Sicuramente il settore dell’antiquariato risente di uno scarso ricambio generazionale», afferma Luca Veronesi, Direttore di Fiera di Brescia, «ma soprattutto risente della flessione economica, che ha portato da un lato ad una riduzione della domanda e dall’altro al conseguente ridimensionamento dei prezzi. Ma la storia insegna che ad ogni periodo di crisi economica segue un periodo di ripresa. L’Arte inoltre, rappresenta da sempre un bene di rifugio, e l’antiquariato è un settore dove attualmente si possono fare ottimi affari, risparmiando e soprattutto acquisendo opere di buona qualità, difficilmente reperibili in tempi normali».
Dalle testimonianze raccolte, volendo fare un primo bilancio della rassegna, si respira un’aria di timido ottimismo, confermato dalla soddisfazione di alcune gallerie che confidano anche nella positiva chiusura di alcune buone trattative. Hanno tenuto banco i complementi d’arredo, i dipinti antichi e dell’Ottocento. Positivo nel complesso il bilancio. Ha suscitato grande interesse, non solo tra i visitatori ma anche tra esperti e storici dell’arte, la mostra collaterale dal titolo: “Gabriele D’Annunzio e Renato Brozzi – L’eletto amatore d’arte e l’orfico nimaliere”, realizzata in collaborazione con il Museo Renato Brozzi di Traversetolo (PR) e il Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (BS) e curata dalla storica dell’arte Anna Mavilla e da Maria Teresa Bottarel.
La mostra ha offerto una retrospettiva dedicata all’orafo-scultore Renato Brozzi e al suo rapporto con il Poeta; un sodalizio profondo ed importante, non solo artistico ma anche umano, che si sviluppò all’incirca tra il 1919 e il 1938. Nel corso di quasi vent’anni D’Annunzio commissionò al bronzista commissioni di ogni tipo: un numero infinito di opere di piccole dimensioni come timbri, anelli, scatole, piccole sculture, portasigarette, realizzati in bronzo, in rame, argento e oro; oggetto d’uso per arredare le stanze del Vittoriale o per farne dono a ospiti e amici.
A Brixiantiquaria il visitatore ha potuto ammirare un’ampia selezione di questi oggetti provenienti dal Museo di Traversetolo e in parte proprio dal Vittoriale, arricchiti dalla presenza del carteggio tra il committente e l’artista. Oltre ai dipinti, il prezioso contenitore di Brixiantiquaria ha messo in scena sculture, gioielli, lacche, ceramiche, tappeti, stampe antiche e oggettistica di altissimo livello, comprendente vasi, fontane, fioriere, maschere, coppe, vetri ed altri manufatti di raffinato stile ed originale fattura.

 

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