Los Roques, recuperato l’aereo di Missoni

Le autorità venezuelane hanno comunicato di aver riportato in superficie tutti i resti del velivolo. Continuano però le analisi sui corpi rinvenuti.

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(red.) È stato finalmente recuperato il relitto dell’aereo dei Missoni. A comunicarlo alla stampa sono state le stesse autorità venezuelane.
Il velivolo, sparito improvvisamente dai radar il 4 gennaio scorso, giaceva a circa 75 metri di profondità.
Le parti più pesanti del mezzo  – come riferiscono gli operatori – sono state sollevate con una gru installata su un’apposita imbarcazione, mentre i pezzi più leggeri sono stati raccolti tramite una rete.
Al momento, però, non c’è ancora assoluta certezza sull’identità di tutti i corpi trovati a bordo del relitto. Continuano, infatti, le analisi sui campioni biologici prelevati dal relitto dai sommozzatori. Campioni che per ora hanno permesso l’identificazione del cadavere di Maurizia Castiglioni, del pilota e del copilota del velivolo. Ma non degli altri passeggeri.
Resta ancora aperta, però, l’altra vicenda che riguarda Los Roques: quella dell’aereo che scomparve nel nulla sempre il 4 gennaio, ma del 2008, con a bordo 14 persone, tra i quali 8 italiani. In questo caso, dicono dal Venezuela, le operazioni saranno ancora lunghe e molto più complesse. L’aereo, infatti, pare sia stato identificato a ben 970 metri di profondità, a sud di Los Roques.

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