Bosco Stella: iter definito a inizio 2014

E' quanto emerso dall'incontro in Regione tra l'assessore Claudia Terzi, i sindaci dei quattro comuni interessati e i comitati locali.

(red.) L’iter della richiesta di una discarica a Bosco Stella avanzata nel luglio 2006 da A2A, sarà definito nei primi mesi del 2014.
E’ quanto è emerso dall’incontro in Regione Lombardia  a Milano tra l’Assessore all’Ambiente Claudia Maria Terzi, i sindaci Giuseppe Orizio di Castegnato, presente con l’assessore Edoardo Corongiu, Daniela Gerardini di Passirano, Giovanni Battista Sarnico di Ospitaletto e l’ampia delegazione dei Comitati Salute Ambiente dei quattro comuni della provincia di Brescia interessati dall’ipotizzato impianto di smaltimento da quattro milioni di metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi.
Soddisfatte dell’incontro le quattro Amministratori comunali. «Non ci aspettavamo certo che l’Assessora ci comunicasse in anteprima la conclusione dell’iter. Il confronto è stato positivo, è la prima volta che su questo problema, noi ed i Comitati, abbiamo potuto confrontarci, riassumere le nostre posizioni ed esprimerci a nome delle nostre quattro comunità, con l’assessore regionale».
Dall’incontro non è emerso nessun impegno relativo alla procedura, arrivata ormai all’ottavo anno e ad oltre 2600 giorni dall’avvio con sei interruzioni per integrazioni (la normativa prevede 150 giorni ed una sola interruzione). «Sui tempi l’Assessora  si è però impegnata: prima di quella di Bosco Stella ci sono altre due procedure che devono concludersi, poi finalmente tocca a noi e confidiamo davvero che venga messa la parola fine. All’Assessora abbiamo chiarito che il nostro no non è un no di principio, ma deriva dall’obbligo che abbiamo di difendere il nostro territorio che ha già molto contribuito alle necessità collettive per cave e discariche».
L’incontro è iniziato con l’intervento del sindaco Giuseppe Orizio che a nome delle quattro amministrazioni ha sottolineato sia l’impatto cumulativo che l’intervento potrebbe avere sul territorio già pesantemente gravato da infrastrutture e da una ventina tra cave e discariche, sia l’incomprensibile comportamento della Regione che dopo otto anni non ha ancora chiuso l’iter nonostante il parere negativo dei Comuni, di Asl e di Arpa. Sempre Orizio, si è soffermato sull’esigenza di tutelare il territorio  della Franciacorta per la quale la stessa Regione sta varando uno specifico Piano d’Area.
Per i Comitati è intervenuto Giuseppe Antonini (assessore Ospitaletto), che ha proposto di considerare come motivo escludente il parere congiunto, negativo, di Asl e Arpa ed ha auspicato la definizione da parte della Regione di un “limite di pressione” sul territorio oltre il quale non si può andare. Fausto Bondioli ha aggiunto: «Il nostro non è un capriccio, ma questo scorcio di Franciacorta ospità ben 21 discariche; di tutte e 12 le province lombarde, Brescia è quella che ospita la metà delle cave e discariche dell’intera Regione». Per Attilio Andreoli: «C’è dell’accanimento da parte di A2A verso questo territorio. Quando abbiamo incontrato A2A ci hadett9o che sono stati individuati 77 siti in Regione e quello di Bosco Stella è al primo posto. La politica intervenga per individuarne altri». L’Assessore Terzi, dopo aver ricordato di aver assunto l’incarico solo lo scorso mese di aprile, ha sottolineato come la proponente A2A sia una società pubblica  e che le amministrazioni di Milano e Brescia qualche indirizzo potrebbero darl.
L’ingegner Dadone, funzionario del settore competente alla gestione dell’iter, ha ricordato a tutti che qualsiasi fosse l’esito, il primo atto della Regione sarà un preavviso o di assenso o di diniego verso il quale potranno essere presentate considerazioni entro i successivi dieci giorni.

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