Sindacati: “manovra senza idea di futuro”

Cgil, Cisl e Uil Brescia criticano la proposta di legge di stabilità che il Governo sta varando. "Se non ci saranno modifiche, mobiliteremo i lavoratori".

Protesta Cgil, Cisl e Uil di Brescia

Momento della manifestazione del 3 agosto al Pirellino

(red.) Le tre sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil di Brescia esprimono un giudizio negativo sui contenuti presenti nella proposta di legge di stabilità che il Governo sta varando.
«Il pur lieve cambiamento di tendenza rispetto agli anni passati, quando c’erano solo tagli e nuove tasse», si legge in una nota congiunta, «è però assolutamente insufficiente. I lavoratori e le lavoratrici, i pensionati e le pensionate, sono in attesa da tempo di vedere riconosciuti i sacrifici sostenuti in questi ultimi anni di crisi durante i quali – pur garantendo l’80% delle entrate dello Stato – hanno pagato un prezzo enorme in termini occupazionali e valore di salari e pensioni».
Per i tre segretari, Damiano Galletti (Cgil), Enzo Torri (Cisl), Daniele Bailo (Uil), la  mancata volontà di intervenire sugli sprechi ricade ancora una volta sui lavoratori pubblici con l’ulteriore blocco dei contratti nazionali, il taglio degli straordinari, la rateizzazione delle liquidazioni, il blocco del turn over: tutti tagli lineari per non colpire lobby, clientele, consulenze inutili e interventi sulle inefficienze. «Nella manovra manca un’idea di futuro, una proposta di sviluppo, una politica industriale. Il tema del lavoro ne esce ancora una volta sacrificato: poche risorse sugli investimenti che creano occupazione e mancanza di scelte a sostegno dei settori che aiutano lo sviluppo, assenza di interventi su energia e infrastrutture. Il parlamento deve correggere sostanzialmente l’orientamento della manovra, restituendo più soldi a famiglie e imprese, sostenendo in modo adeguato il lavoro che manca e stimolando maggiori investimenti».
La discussione Parlamentare dovrà, dunque, essere in grado di cambiare i contenuti e le scelte fin qui avanzate. Se non verranno attuate le modifiche necessarie, i sindacati attiveranno momenti di iniziative e mobilitazioni delle lavoratrici e lavoratori.

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