Collaboratore vicesindaco: è polemica

Piattaforma Civica di Francesco Onofri critica la delibera che assegna un supporto a Laura Castelletti. "Costerà 200.000 euro in 5 anni". La replica: "Demagogia"

(red.) Botta e risposta tra Piattaforma Civica di Francesco Onofri e Brescia per Passione del vicesindaco di Brescia Laura Castelletti.
Sul blog di Onofri, consigliere in Loggia, è stato pubblicato infatti un post per segnalare che, con delibera di giunta, sarà nominato un collaboratore del vicesindaco, che percepirà un compenso di 200.000 euro in 5 anni. «Con delibera unanime del 3 settembre 2013, che abbiamo però letto solo oggi e che vi alleghiamo», si legge nel post pubblicato mercoledì 26 settembre, «la Giunta comunale ha deciso di costituire un ufficio di supporto al vice Sindaco e di assumere un collaboratore che coadiuverà Laura Castelletti nell’esercizio “delle funzioni di indirizzo e controllo, per la gestione di rapporti e collaborazioni e per la comunicazione istituzionale con la struttura interna e con gli enti esterni al Comune”.
La giunta ha affidato direttamente al vice Sindaco il potere di scegliersi il collaboratore, da assumere dal 9 settembre, 2013, tenuto conto della “eventuale esperienza lavorativa o professionale necessaria per lo svolgimento delle mansioni sopra descritte” (eventuale o necessaria?)».
«L’assunzione è a tempo determinato e durerà per tutto il mandato del vice Sindaco, fino a metà 2018. Alle casse del Comune costerà 13.300,00 euro per l’ultima parte del 2013 e 42.350,00 euro all’anno dal 2014 in poi: totale circa 200 mila euro. Si tratta di un profilo di Istruttore Amministrativo (cat. C), cioè una persona con un normale diploma di scuola media superiore. Il Comune al 31.12.2011, ultimo dato disponibile, aveva 178 dipendenti della stessa categoria e moltissimi altri con titolo di studio più elevato».
E ancora: «Ci auguriamo che questo nuovo collaboratore di “Profilo C” – che si aggiungerà agli oltre 170 interni e che ci costerà l’equivalente di un affitto di 500 euro al mese per sette famiglie bisognose per cinque anni – sia davvero “strategico per l’Ente”».
Tanto è bastato a scatenare il web. A riprendere il post nel suo profilo Facebook anche il capogruppo del M5S Laura Gamba.
Nel primo pomeriggio, è arrivata la risposta  di Brescia per Passione. «Abbiamo letto con stupore il post sibillino e disinformato che ieri Piattaforma Civica, l’associazione che fa riferimento al consigliere comunale Francesco Onofri, ha pubblicato sul proprio sito internet di riferimento. Crediamo che la miglior risposta alle insinuazioni sia rispondere coi fatti, come ha fatto il vicesindaco e presidente di Brescia per passione, Laura Castelletti, questa mattina sul suo blog».
«Tuttavia l’associazione e il gruppo consiliare di Brescia per passione non possono esimersi dal commentare politicamente la dietrologia inaccettabile a cui Piattaforma Civica ha voluto prestarsi e che numerosi suoi sostenitori hanno rilanciato nei commenti sul blog e sui social network in queste ore. Il vicesindaco Laura Castelletti ha rinunciato ad una segreteria politica adottata negli anni da tutti i suoi predecessori. Un ruolo che di per sé non avrebbe generato ulteriori costi. Ha preferito, al contrario, dotare la struttura che la supporta di una professionalità riconosciuta e già presente all’interno della struttura comunale. Questi due aspetti precedono il terzo, ovvero il fatto che la risorsa prescelta sia operativa da più di dieci anni al servizio dei civici musei, sempre con contratti a termine, quindi precari, anche di brevissima durata».
«Se infine si facesse un raffronto tra costi precedenti e successivi alla nomina del 9 settembre, approvata all’unanimità dalla Giunta comunale», continua il sito di Castelletti, «si scoprirebbe che alla fine la Loggia risparmierà, al contrario di ciò che è stato scritto. Ci stupisce quindi che la Piattaforma Civica del consigliere Onofri, da sempre attenta alla politica alta che va oltre populismo e demagogia scelga, senza informarsi preventivamente, di soffiare sul fuoco dell’indignazione per alimentare una polemica che, purtroppo, lascerà le cattiverie gratuite e le dietrologie scritte in rete come traccia nel tempo».

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