Cgil: occupazione in calo in provincia

Dal sindacato di via Folonari i numeri della crisi nel territorio nel 2013: 31 milioni le ore di cassa integrazione, 2.116 i lavoratori in lista di mobilità.

(red.) Occupazione in calo dell’1,7% rispetto al 2012, 31milioni di ore di cassa integrazione, di cui 22 milioni solo nell’industria, 95 contratti di solidarietà attivi che coinvolgono circa 8.000 lavoratori.
E ancora,  2.116 lavoratori in lista di mobilità, più i 357 di settembre per un totale di 2473 lavoratori e lavoratrici, 41.070 avviamenti al lavoro ( – 14,6% rispetto 2012) di cui solo il 17% è a tempo indeterminato, 46.606 cessazioni, di cui 30.110 nel terziario. E’ questo il quadro della situazione lavorativa nella provincia di Brescia, rappresentato dai numeri forniti dalla Cgil provinciale.
Nessun settore è stato risparmiato dalla crisi. Nell’ambito di commercio e servizi, si registrano dichiarazione di esuberi nei Centri commerciali Continente di  ezzato, Lombardini, Auschan di Mazzano,Italgross, Italgel, Mercatone, Carnevali di Brescia, Centro gamma,Ing Leasing,Cerved Group, Brescia Musei e molti altri per oltre 1.000 lavoratori e lavoratrici utilizzo di ammortizzatori sociali, contratti di solidarietà e Cigs.
Nel settore mense pulizie e vigilanza: Pulitori e Affini, Nicma mensa Iveco,Sarca Catering,Compass Group,Fidelitas, G4 per un totale di circa 160 addetti. Nel settore tessile, abbigliamento e lavanderie sono 12 le aziende della provincia di Brescia che negli ultimi mesi hanno attivato procedure di Cigs per fallimento, cessazione,crisi , Lones Zucchi, Gruppo Manerbiesi,Padana everest, Preconfezioni, V.M.C., Azimut, Display per citarne alcune per un totale di circa 1.000 addetti.
Nel settore gomma -plastica circa 1.200 addetti sono interessati dall’utilizzo di ammortizzatori in Invatec, Cf Gomma, Caffaro, Ideal Standard, Sirap Gema. Nel settore metalmeccanico MAC dell’Iveco, Agfa di Manerbio, ALNOR di Leno, BRANDT di Verolanuova, e tante altre interessate a riorganizzazioni, fallimenti, cessazioni,(ricordiamo Teorema, Metalgoi, Federal Mogul), che interessano oltre 1.000 lavoratori e lavoratrici. Ci sono poi i 3 stabilimenti Riva della Valle Camonica che occupano complessivamente 420 addetti.
Anche il settore delle telecomunicazioni è attraversato da una radicale riorganizzazione: Tiber Bona, Apollonio, Gruppo Mondadori, Cartiera di Toscolano, Grafica Sette sono interessate a processi di riorganizzazione con dichiarazione di esuberi casse integrazioni, contratti di solidarietà.
In difficoltà anche Editrice la Scuola, passata da un organico di 250 addetti ai 65 attuali, e le tv locali come Telettutto, RTB , Brescia Sette, che hanno in corso l’utilizzo di Cigd. Telecom in corso contratto di solidarietà, Poste Italiane in corso la  riorganizzazione con chiusura uffici.
Le cose non vanno meglio nel settore dell’edilizia, dove la Cgil fa un lungo elenco di cessazioni di attività, chiusure, fallimenti: Piceni Serramenti di Chiari , Fornaci e Laterizi, Danesi di Capriano del Colle, Monier S.p.A. di Lonato,  Sedilexport S.r.l. in Concordato di Fiesse, Cima Arredobagno di Pavone Mella,  Cantieri di Sarnico di Capriolo, Safca Cucine di Seniga,  Centro Pose di Montichiari, Morelli Costruzioni di Gambara, Fer Edil di Trenzano, SIPAL di Manerbio, Tecnoscavi Calvisano, Paterlini e Tonolini Brescia, per un totale di circa 500 lavoratori.
Aumentato, poi, il ricorso all’istituto della mobilità in deroga, nel caso di cessazioni di appalto e l’esternalizzazione delle attività di trasporto a cooperative e/o consorzi. Infine, resta aperta la questione Aeroporto, con un Contratto di Solidarietà di 12 mesi. Nel settore dei servizi sociali, sono 57 le Cooperative sociali coinvolte dal provvedimento della Cassa integrazione in deroga. Le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti sono oltre 1.000.
Nel settore energetico sia  ENEL che  A2A hanno chiesto l’accesso alla mobilità per prepensionamenti. Nel settore banche, si parla di circa 50.000 esuberi sul territorio nazionale che avranno pesanti ricadute anche sulla nostra provincia. Il sindacato di via Folonari, registra in tutti i settori un problema sempre più serio legato ai ritardati pagamenti delle retribuzioni dei lavoratori, in alcuni casi fino a 5-7 mensilità.

 

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