Sangue di Marilia su un’auto di Grigoletto

Questi i primi riscontri emersi dalle analisi dei Ris sul materiale di proprietà del pilota 32enne pilota che, dal carcere, ha chiesto di poter parlare con il pm.

(red.) Sangue di Marilia su una delle auto di Claudio Grigoletto, il presunto assassino della 29enne brasiliana, uccisa a Gambara (Brescia), giovedì 29 agosto nell’ufficio della Alpi Aviation dove la giovane prestava servizio come segretaria.
Dai Ris di Parma arrivano le prime risposte sul delitto della ragazza che aspettava un figlio dal suo titolare, Grigoletto, appunto.
Sul tappetino del Land Rover di proprietà del 32enne pilota sarebbero state trovate tracce di sangue con profili Dna appartenenti a Marilia ma anche a Grigoletto.
Dagli accertamenti emergerebbe poi una compatibilità tra un’impronta sul bullone svitato della caldaia e la chiave a pappagallo trovata all’aviosuperficie di Bedizzole, nella scrivania di Grigoletto. Puliti invece i vestiti e le scarpe indossati dall’uomo, così come la chiave a pappagallo.
Le impronte sulle bottiglie di acido trovate accanto al cadavere della 29enne rimandano invece al suo presunto carnefice, in cella dal 2 settembre con l’accusa di omicidio aggravato, procurato aborto e soppressione di cadavere, e alle due paia di guanti in gomma da lui acquistati e risultati lesionati dal liquido corrosivo. Secondo l’accusa, il pilota, sposato e padre di due bimbe, avrebbe ucciso la sua bella mante perchè voleva ricostituire la sua unità familiare e l’arrivo di un latro bimbo avrebbe distrutto il castello di bugie e di promesse fatte ad entrambe le donne, la moglie Jessica e Marilia.
Ora Grigoletto ha chiesto di parlare con il pm. L’incontro con i magistrati è atteso per la mattinata di venerdì a Canton Mombello. Nel corso dell’interrogatorio di convalida del fermo davanti al gip, il pilota 32enne si era limitato a rilasciare dichiarazioni spontanee nelle quali aveva ammesso di avere una relazione con la sua segretaria e di essere a conoscenza di aspettare un figlio dalla donna, ma di non essere l’assassino della ragazza.
Intanto, nella stessa giornata, i legali dell’uomo, le avvocatesse Elena Raimondi e Renata Milini, depositeranno la richiesta al Riesame per la scarcerazione di Claudio Grigoletto, sostenendo che non ci sono gravi indizi di colpevolezza, così come manherebbero il pericolo di fuga e di reiterazione del reato.

 

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