Consulta per l’ambiente, dubbi su scuola LAAS

La Consulta per l'Ambiente chiede al sindaco di non dare il via libera alla costruzione della Lontati Anglo-American School a Brescia in via Bormioli.

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(red.) Dubbi sulla costruzione della nuova scuola primaria  “L.A.A.S”, acronimo di Lonati Anglo-American School  a Brescia, in via Bormioli.
Il Consiglio Comunale di venerdì 6 settembre dovrebbe  approvare d’urgenza e senza discussione una variante urbanistica per realizzarla, ma l’Ufficio di presidenza della Consulta per l’Ambiente solleva alcune perplessità. La scuola, infatti, sorgerebbe in una zona a vocazione integralmente industriale in una palazzina degli uffici di una impresa industriale dismessa (ex Santoni). La localizzazione è al centro dell’area industriale di S. Eufemia che il vigente PGT destina ad attività produttive industriali.
Tre sono gli interrogativi posti dalla Consulta. Se la normativa attuativa del PGT permette la modificazione di consimili aree da industriali ad aree destinate a servizi, è anche vero che tale possibile compatibilità non è affatto automatica ma deve essere valutata anche alla luce di quella che è la loro specifica nuova destinazione. Nel caso di specie che la localizzazione non rispetti i requisiti richiesti dalle strutture scolastiche e pertanto nel caso specifico la teorica compatibilità urbanistica può e deve essere messa in discussione, per contingente e specifica carenza dei requisiti richiesti, trattandosi comunque di un servizio di interesse pubblico.
Secondo punto, si deve aggiungere che l’ipotetico nuovo insediamento scolastico è praticamente sovrastato (si tratta infatti della distanza di pochi metri) da un elettrodotto ad alta tensione: gli effetti del campo elettromagnetico nei confronti di chi dovrebbe lavorare presso la scuola o, ancor più, di chi la dovrebbe frequentare e cioè di bambini tra i 3 e i 10 anni non sarebbero positivi.
Infine, sarebbe già stata presentata una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) che ha dato luogo a lavori di trasformazioni dell’immobile, ma nessuna attività di tal genere può essere iniziata in difetto della accertata compatibilità urbanistica, che nel caso di specie deve essere ancora accertata e votata.
«Dunque», si legge in una lettera destinata al sindaco, presidente del consiglio, assessori ad urbanistica e ambiente e capigruppo, «sotto tale profilo i lavori effettuati pacificamente e senza obiezione alcuna da parte degli Uffici comunali di Brescia sembrano essere del tutto illegittimi. Chiediamo alle Autorità in indirizzo quanto segue: non procedere ad approvazione senza discussione in Consiglio Comunale della richiesta di trasformazione urbanistica; chiedere gli approfondimenti del caso agli uffici tecnici competenti (Attività edilizie del Comune e ARPA), in particolare per ciò che concerne il contesto urbano e la presenza dell’elettrodotto sopra menzionato; chiedere ai competenti uffici di disporre la sospensione provvisoria di ogni attività in corso in attesa dell’esito dei richiesti approfondimenti».

 

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