Cavellini, dura replica dei condòmini

Dopo le dichiarazioni dell’amministratore parla un inquilino del condominio “Elettra”: «Cavellini racconta barzellette». Casi analoghi in altre palazzine?

(red.) Dopo l’intervista rilasciata mercoledì a Il Giornale di Brescia dal contabile-amministratore Matteo Cavellini, arrivano pronte le repliche dei condòmini.
A parlare, dalle colonne del quotidiano cittadino, è Giuseppe Carrulli, inquilino del condominio “Elettra”, in via Pasinetti a Brescia, che con il Cavellini ha spesso avuto a che dire. E non usa mezzi termini per definire la difesa dell’amministratore: «Cavellini racconta barzellette. Se ha di che pagare paghi tutto a tutti», dice il condòmino. Erano mesi (forse anni) che la voce circolava nei cortili e nelle scale delle palazzine, ma fino ad ora non era ancora balzata alle cronache cittadine. Ora la questione si è guadagnata le prime pagine dei giornali locali, anche perché Matteo Cavellini, è uno dei più grandi amministratori della provincia, e in passato era arrivato a detenere un vero impero, composto da circa 230 condomini, per 4.500 famiglie.
Cavellini ammette il vuoto nelle casse ma ridimensiona l’importo (che per qualcuno sfiora i 2 milioni di euro) valutando l’ammanco intorno ai 500 mila euro. Di certo i condòmini hanno solo le loro vicende private. Per quanto riguarda il condominio “Elettra”, tutto è nato da una bolletta di A2A da 27 mila euro, che però i condòmini avevano già pagato al Cavellini. Dopodichè scatta la revisione del bilancio condominiale e si scopre l’ammanco di oltre 43 mila euro. Il Carulli, sempre dalle colonne del Giornale di Brescia, racconta che il Cavellini, tramite avvocato, avrebbe offerto in assemblea un concordato: 30 mila euro in cambio dei 43 previsti. «Non nascondo che temiamo possibili ulteriori sorprese», dice il Carulli. L’impressione è che come i 27 appartamenti del condominio “Elettra” ce ne siano molti altri a navigare nelle stesse torbide acque.

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