Grigoletto ammette la relazione, non l’omicidio

Ascoltato dal Gip di Brescia nell'udienza di convalida del fermo, il 32enne si è detto anche estraneo alla paternità del bimbo che Marilia portava in grembo.

(red.) Si è svolto mercoledì mattina, dalle 9,30, l’udienza di convalida del fermo per Claudio Grigoletto, il 32enne  fermato con l’accusa di essere l’assassino di Marilia Rodrigues Silva Martins, la 29enne brasiliana strangolata nell’ufficio in cuia lavorava a Gambara (Brescia).
L’interrogatorio davanti al Gip di Brescia Francesco Nappo e al pm Ambrogio cassianie  ai legali è durato circa un’ora.
Elena Raimondi, l’avvocato difensore di Grigoletto, all’uscita dal carcere di canton Mombello dove l’uomo è detenuto, ha detto che il suo assistito «ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Ha ammesso la relazione. Abbiamo collaborato». Ma è anche emerso che il titolare della ditta di ultraleggeri per cui lavorava la ragazza uccisa, ha negato di essere l’autore dell’omicidio e di essere estraneo alla paternità del bambino che la donna portava in grembo.
Il legale di Grigoletto ha poi spiegato che sono in attesa dell’esame del Dna effettuato sul feto, disposto «perchè Marilia aveva altre relazioni». Nel pomeriggio è attesa la ripsota del giudice sulla richiesta dis carcerazione presenatta dai legali del 32enne.

 

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