Rinforzi “sospesi” allo sportello immigrazione

La Prefettura mette a disposizione 15 persone per smaltire le pratiche sui permessi di soggiorno. Il provvedimento, però, dura solo 4 giorni. Più di 5000 le carte in attesa.

(red.) Le pratiche relative alla sanatoria 2012 si accumulano negli uffici della Prefettura di Brescia. E intanto, migliaia di immigrati da mesi attendono risposte sui loro permessi di soggiorno.
Senza contare, poi, l’inchiesta sui “permessi facili” che, al momento, vede indagati 9 impiegati su 11, più altre 120 persone tra avvocati, commercialisti e professionisti di vario genere. La situazione al Sui (Sportello unico immigrazione) non è certo idilliaca. Su un totale di 5.223 domande presentate l’anno scorso, infatti, al 7 luglio ne erano state evase solo 210.
Proprio per risolvere le criticità, quindi, il 12 agosto il vice prefetto vicario Salvatore Pasquariello aveva messo a disposizione dello sportello altre 15 persone, dodici funzionari e tre dirigenti, che avrebbero dovuto aiutare il Sui a «fronteggiare con maggiori risorse la situazione di criticità in cui attualmente versa e le sue improcrastinabili esigenze». Le persone selezionate erano qualificate a sostituire Gabriella Miucci, dirigente dello sportello, in caso di sua assenza. Fino a questo punto sembra tutto molto logico.
L’epilogo della vicenda, però, lascia spazio a qualche dubbio. Il 23 agosto, infatti, a soli quattro giorni dall’entrata in vigore, il provvedimento è stato sospeso «considerate le osservazioni in data odierna del dirigente». Da parte sua, il viceprefetto Pasquariello ha dichiarato che «con il rientro dalle ferie del dirigente Sui viene a cessare la necessità di assicurare la presenza presso il predetto ufficio del personale di cui si tratta». Retromarcia insomma. E intanto le pratiche rimangono in attesa. E con loro i cittadini immigrati.

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