A San Polo e Buffalora “cambia l’aria”

Dopo le lamentele dei cittadini sulla puzza di bitume, l'azienda, sollecitata dal Tavolo di confronto del Comune, provvederà ad installare nuovi filtri.

(red.)  L’aria di San Polo e Buffalora, ammorbata da esalazioni di cattivi odori che stanno esasperando i residenti, dovrebbe presto migliorare.
Giovedì 8 agosto il tavolo tecnico di confronto, istituito dal Comune con delibera di giunta in sinergia con Arpa, Asl e Provincia, si è riunito con la presenza anche dei vertici della società che in zona ha un sito produttivo di conglomerato bituminoso, per discutere sulle azioni da intraprendere al fine di trovare una soluzione al problema della diffusione degli odori di bitume. La società, sulla scorta delle risultanze delle analisi e degli accertamenti, si è impegnata ad intraprendere due tipologie di soluzioni. La prima, a breve termine, andrà ad abbattere le molecole che generano odore, attraverso l’apposizione di un sistema di captazione a valle dei filtri.
La seconda, a medio termine, prevede uno studio sugli impianti di produzione al fine di intervenire sulla fase di caricamento che pare essere quella che genera le emissioni diffuse di cattivo odore. Nella settimana di Ferragosto, lo stabilimento chiuderà per le ferie estive e sposterà per questo periodo la produzione in un altro impianto produttivo che possiede in provincia di Milano. Su richiesta del Comune, l’Azienda sposterà comunque una parte della produzione nello stabilimento milanese, fino alla installazione dei filtri che dovrebbero già abbattere le emissioni odorose al camino.
«Il buon risultato ottenuto», ha commentato l’assessore all’Ambiente del Comune di Brescia Gianluigi Fondra, «dimostra come il confronto costruttivo tra enti, realtà produttive e cittadini sia la chiave per risolvere nel modo migliore i problemi. Dialogo e collaborazione sono la formula da seguire per l’approccio a tematiche complesse come quelle ambientali».
Dopo la breve pausa estiva di Ferragosto il Comune convocherà nuovamente il tavolo tecnico, invitando anche i cittadini appartenenti al Codisa che sta seguendo, in rappresentanza dei residenti in zona, la problematica.

 

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