Brescia, il concerto “scippato” e le polemiche

Il trasferimento dello show di Fabri Fibra di sabato 13 in piazza Duomo fa infiammare gli esercenti di piazza Loggia che si vedono sottratta una fetta di clientela.

(red.) La movida scatena il malcontento anche quando manca. A lamentarsi questa volta gli esercenti dei dintorni di Piazza Loggia che con i concerti tenuti nella piazza centrale hanno visto crescere l’afflusso di clienti nei loro locali.
Negli ultimi giorni però due dei concerti in programma sono stati annullati o trasferiti, creando insofferenza tra i gestori che già avevano programmato gli approvvigionamenti e i turni del personale di servizio. Prima è stata annullata la data di Raphel Gualazzi (rimandata al 28 novembre) per un malore del cantante, successivamente l’esibizione di Fabri Fibra (prevista per sabato 13 luglio) è stata spostata in Piazza Paolo VI.
Ed è proprio riguardo al concerto del rapper romano che si è infiammata la polemica. I gestori dell’ Oste Sobrio, del Fermo Posta, La Piazzetta, La Vineria, Aquarium, Eva’s Coffee, Il Matinee, Le Torte di Giada hanno siglato un documento da inviare al sindaco Emilio Del Bono, titolare della delega al Commercio e al Marketing Urbano, in cui lamentano della mancata comunicazione ufficiale dell’annullamento e chiedono chiarimenti al riguardo. Un rappresentante dei commercianti è stato ricevuto ieri nel pomeriggio, accompagnato dal capogruppo del Pdl in Loggia Margaroli e dal capo di Gabinetto, Giandomenico Brambilla.
Infastidito anche il Cipiesse, appaltatore dei concerti in Piazza Loggia, a cui lo smontaggio e i rimontaggio costano 20 mila euro, che, tramite il suo patron Santo Bettocchi, esibisce l’accordo firmato dall’ex sindaco Adriano Paroli. La Loggia da parte sua si difende, giustificando il trasferimento del palco per ragioni legate alle autorizzazioni della commissione Pubblico spettacolo e ribadendo che lo smontaggio e il rimontaggio era già previsto per consentirer lo svolgimento del mercato.

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