Via Brocchi, «revisione dell’iter autorizzativo»

Lo ha disposto Regione Lombardia per verificare la distanza della discarica di amianto dal centro abitato. Gli ambientalisti: «Chi risponderà della situazione?».

(red.) Regione Lombardia ha disposto la revisione del procedimento autorizzativo della discarica di amianto Profacta di via Brocchi, con contestuale verifica delle distanze dal centro abitato.
«Questa decisione», si legge in una nota di Comitato spontaneo contro le nocività, Codisa e Legambiente Brescia, «anche se tardiva e probabilmente influenzata dalla perizia tecnica disposta dalla Procura di Brescia, è un riconoscimento delle nostre ragioni di opposizione alla discarica, contro cui lottiamo da anni con tutti i mezzi a nostra disposizione».
«Ci preme però sottolineare che se si dovesse, come crediamo, accertare che la localizzazione scelta per la discarica di amianto non è conforme alle prescrizioni di legge, rimarrebbe aperto un grande ed inquietante interrogativo: come ha potuto essere rilasciata un’autorizzazione palesemente illegittima per un materiale così pericoloso senza adeguate vrifiche da parte della Regione?»
«Saranno chiamati a rispondere del proprio operato i dirigenti regionali che hanno sottoscritto le autorizzazioni e che, lo ricordiamo, ne possono rispondere personalmente, quanto meno sotto il profilo penale?» domandano gli ambientalisti.
«Ricordiamo che se non fosse stato per il costante impegno dei comitati ambientalisti grandi quantitativi di amianto sarebbero oramai interrati da molti mesi in via Brocchi, troppo vicino alle case e con modalità gravemente irregolari, mettendo in costante pericolo la salute di tutti noi», concludono il Comitato spontaneo contro le nocività, Codisa e Legambiente Brescia.

 

 

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