“Sellero, Tsn? Inquina più dell’inceneritore”

E' l'atto di accusa di Severino Damiolini, consigliere di minoranza del gruppo Tempi Nuovi che, tabelle alla mano, mostra i dati sulle emissioni della centrale.

(red.) L’impianto di Tsn a Sellero? Inquina più dell’inceneritore di Brescia. A sostenerlo è Severino Damiolini del gruppo consigliere di minoranza in Comune, “Tempi Nuovi”.
“In attesa di ricevere (come richiesto nel marzo 2012 e più volte sollecitati anche dal difensore civico) i dati relativi ai fantomatici monitoraggi ambientali degli ultimi anni relativi alll’impianto di TSN “super controllato 24 ore su 24” (così raccontava al Sole 24 Ore il sindaco di Sellero ed ex presidente di TSN, Giampiero Bressanelli)”, sottolinea Damiolini, “siamo in grado di diffondere alcuni dati inerenti dei monitoraggi commissionati da TSN il 18 e 19 aprile 2013”.
Per il consigliere di minoranza del paese camuno, “già il fatto che TSN debba commissionare le rilevazioni ad una società esterna e per un limitato periodo, lascia supporre che il camino non sia, come affermato da Bressanelli “monitorato 24 ore su 24″”.
“Inoltre”, continua Damiolini, “analizzando i dati forniti emergono dei numeri sconcertanti: il livello di emissione di diossine, ad esempio (pari a 0,0084 ng ITEQ /Nm3 sebbene sarebbe opportuno fosse sempre zero visto che le diossine si accumulano e non degradano) è superiore a quanto si rileva nell’inceneritore di Brescia, ciò che è pazzesco però è l’elevato superamento da parte dell’impianto di Sellero, dei limiti per gli altri inquinanti rispetto a quanto fissato da Regione Lombardia per l’impianto cittadino di A2A e le quantità per metro cubo enormemente superiori a quelle dell’inceneritore di Brescia (come si evince dalla tabella allegata)”
“Analizzando i dati del Monossido di Carbonio”, prosegue la disanima del consigliere di Tempi Nuovi, “le emissioni per TSN sono pari a  118mg/Nm3, mentre il limite imposto da Regione Lombardia all’inceneritore di Brescia è 50. Pertanto, per il Monossido di Carbonio, TSN sfora i parametri regionali di più del doppio. Un discorso simile vale però anche per tutti gli altri inquinanti rilevati.
Facendo dei rapidi calcoli in base ai dati forniti, considerando i giorni di produzione annui, l’emissione totale degli inquinanti citati è di oltre 80 tonnellate l’anno emesse dal solo camino della TSN (senza considerare l’enorme quantità di ceneri ed il consumo di acqua)”.
“Da sempre”, aggiunge il consigliere bresciano, “evidenziamo la necessità che si debba dare il giusto peso alla tutela della salute dei cittadini dalle diverse forme d’inquinamento prestando particolare attenzione ai siti sensibili quali scuole, nuclei abitati e luoghi di interesse storico culturale (Sellero, Capo di Ponte, Ceto, Cimbergo e Paspardo – alcuni dei comuni su cui ricadono gli inquinanti emessi da TSN – sono siti UNESCO) fortemente presenti nella zona in cui sorge la centrale a biomasse; proprio per questo motivo auspichiamo un sollecito intervento da parte di tutti gli organi e le istituzioni competenti e a cui sottoporremo le nostre perplessità (Comune e Provincia che hanno autorizzato l’impianto in primis, ma anche Regione Lombardia visto l’abbondante il superamento, da parte dell’impianto Sellerese, dei limiti regionali fissati per l’impianto di Brescia) affinché si mettano in atto le verifiche del caso”.

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