Padenghe, il Garda torna balneabile

(red.) Soltanto di venerdì la notizia che la cisterna di liquami zootecnici di un’azienda agricola di Maguzzano (Brescia) è stata posta sotto sequestro dopo avere rilasciato nel Rio Maguzzano quintali di scorie animali, poi confluite nel Garda, tra Lonato e Padenghe. Questo sabato, invece, dopo lo stop alla balneazione del Benaco nel tratto interessato dallo sversamento, è stata revocata l’ordinanza comunale che impediva di tuffarsi nel bacino lacustre.
La zona in cui il divieto è stato revocato è quella compresa tra il vecchio lido di Lonato in territorio di Padenghe. Questo perchè, venerdì, le analisi dell’Asl hanno registrato parametri entro i limiti previsti dalla balneazione. Ma non è tutto risolto.
I liquami confluiti nel Garda hanno causato problemi ambientali nella zona adiacente la foce.
Si è infatti registrata una vasta moria di cavedani, una specie ittica che popola il Benaco e, secondo quanto riferisve Gabriele Lovisetto, segretario del Parco delle Colline moreniche del Garda, l’allarme resta invece per l’area umida del “Vallio”, una zona estesa per 25mila metri quadrati e che sorge tra Desenzano e Lonato, da dove parte il Rio Maguzzano, di particolare pregio ambientale per la varietà dei biotipi esistenti. Gli ambientalisti, infatti, hanno solelcitato controlli e danalisi accurati anche in quest’area, interessata dal passaggio dei liquami tossici.