Padenghe, silos sotto sequestro

Sigilli alla cisterna da cui sono usciti i liquami zootecnici. Nel frattempo, strage di cavedani. Sulla spiaggia gardesana rimane il divieto di balneazione.

(red.) I carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) di Brescia hanno posto sotto sequestro il silos da cui martedì 4 giugno sono usciti i mille metri cubi di reflui zootecnici finiti nel Rio Maguzzino e, poi, nel Lago di Garda, fino alla spiaggia sul confine fra Padenghe e Lido di Lonato.
Dopo le dovute verifiche sindaci, assessori e Arpa fanno sapere che il disastro ecologico è stato scongiurato, nonostante i forti danni provocati alla fauna ittica e, nella fattispecie, ai cavedani, che si riproducono nella zona della foce del Rio Maguzzino. Rimane però da capire come sia potuto avvenire un incidente di tale portata. L’impianto  per la produzione di biogas da liquami zootecnici della Colle Verde,  infatti, aveva tutte le autorizzazioni necessarie e la cisterna da cui è fuoriuscito il materiale era nuova e garantita 25 anni.
Tuttavia, la misura cautelativa con cui il silos incriminato è stato posto sotto sequestro si è resa necessaria in modo da poter monitorare la presenza di ammoniaca. Ancora da verificare se, oltre al fiume e alla parte di lago inquinata, siano state contaminate dai reflui anche le falde acquifere e i pozzi. Nel frattempo, in tutta la zona rimane il divieto di balneazione.

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