“La movida punisce la Giunta uscente”

Per BresciaIn, "più alta l’astensione e più bassa la percentuale per il sindaco uscente al Carmine". E la città aderisce al Coordinamento nazionale no malamovida.

(red.) “Un quartiere esasperato dal fenomeno della movida favorito da alcuni assessori uscenti ha punito severamente nell’urna la giunta Paroli: rispetto ai dati complessivi della città risultano più alta l’astensione e più bassa la percentuale per il sindaco uscente al Carmine”.
Questa è la lettura delle elezioni in chiave “movida” che dà  BresciaIn l’associaizone che raccolgie parte degli esercenti del centro di Brescia.
“La movida”, continua BresciaIn, “rischia di diventare un boomerang elettorale per le amministrazioni che di fatto la tollerano e/o la favoriscono…… un monito per la prossima giunta”.
Nel frattempo anche Brescia aderisce al “Coordinamento nazionale no malamovida” formato per da gruppi di Firenze, Acqui Terme,Bologna, Genova, Lecce, Torino, Milano e Brescia.
“La nascita del coordinamento nazionale”, viene spiegato, “è partita da un gruppo di comitati di Torino, dopo l’esemplare inchiesta della magistratura torinese che ha portato al controllo sanitario e  fiscale e conseguentemente  alla chiusura di un fortino del degrado e del rumore: i Murazzi, con i suoi  troppi   locali irregolari  che impedivano il sonno ai residenti. E’ l’inizio della rivolta organizzata  di migliaia di cittadini esasperati dalla tolleranza  compiacente che sindaci e amministrazioni di qualsiasi colore politico hanno  offerto finora, con rare eccezioni,  a locali sguarniti di qualsiasi requisito per restare aperti di notte , ma  che  persistono a disturbare la quiete pubblica e negano il diritto al riposo a migliaia di lavoratori: locali spesso gestiti dalla malavita organizzata”.
“Un mal costume presente solo in Italia”, viene sottolineato, “dove  le amministrazioni comunali  hanno consentito finora agli avventori di
ubriacarsi e bere fuori dai locali in ore notturne, contro ogni buon senso e ai  gestori di locali di trasformare negozi in discoteche abusive, senza nessuna  insonorizzazione. La lobby dei localari dovrà ora vedersela con migliaia di  comitati di residenti organizzati”.
A Brescia è stato presentato da due cittadini un ricorso al Tar contro l’Amministrazione Comunale ed alcuni locali che avrà la prima udienza il 19 giugno.

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