Asilo Abracadabra a rischio chiusura?

Da un mese i bimbi vengono ospitati in un prefabbricato, dopo il crollo di una porzione del soffitto. Il timore espresso dalla cooperativa è legato al ritardo dei lavori.

(red.) L’asilo Abracadbara di via Castellini a Brescia è a rischio chiusura. Nella struttura, infatti, il 19 aprile scorso, si è verificato il crollo di una porzione di un soffitto in un corridoio, i cui calcinacci hanno ferito, in modo non grave, una maestra.
L’area è stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco e la cooperativa che gestisce la scuola dell’infanzia e l’asilo nido ha collocato, nel cortile dell’edificio, un prefabbricato, costruito da un’azienda austriaca specializzata, per poter proseguire l’attività didattica per i 40 bimbi iscritti.
Restano sul piatto due questioni, come ricordato dalla presidente Fiorenza Franceschetti, da socio (e marito) Marco Guerrini, da Giada Giuliani dello Studio legale Fadenti e dal geometra Cristiano Bazzani: la mancata autorizzazione, da parte del presidente della fondazione Istituto Pavoni, della autorizzazione per il prefabbricato collocato in cortile e il ritardo nell’avvio dei lavori di ristrutturazione della palazzina.
Il timore espresso dalla cooperativa è che a settembre la struttura non possa riapre, con grave danno per le famiglie dei bambini e degli operatori, 18, che rischiano il posto.
Timori che, però, il presidente dell’Istituto Pavoni, Mario Rinaldini, ha voluto ridimensionare affermando che al Comune di Brescia è stata inviata, lo scorso 2 maggio, una lettera con il crono programma degli interventi legati anche ad un vincolo preciso: i 100 anni della struttura. Al momento attuale mancano le autorizzazioni di Loggia e Soprintendenza, ma quando verranno concesse, il tempo stimato per i lavori è fissato in tre mesi.
la mancata firma sulla collocazione del container nel parcheggio, è stato spiegato, è legata alla mancata autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza.

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