Fdi, chiusura di campagna con La Russa

Il leader del nuovo partito di centrodestra è atteso i città giovedì. Beccalossi: "Basta con le baruffe elettorali dai toni polemici che non sono certo costruttivi".

(p.f.) Un tetto massimo alla pressione fiscale, inserito in Costituzione, e restituzione dell’Imu con gli interessi che saranno versati dal Monte dei Paschi di Siena a fronte del credito che ha avuto dallo Stato. Queste le proposte economiche per ridurre la pressione fiscale di Fratelli d’Italia, enunciate nella mattina di lunedì 20 maggio dall’onorevole Massimo Corsaro, arrivato a Brescia per dare un sostegno al partito, in vista delle amministrative.
“Una campagna elettorale”, ha spiegato Viviana Beccalossi, assessore regionale, “che ha toni fin troppo polemici e poco costruttivi. Noi stessi abbiamo deciso, invece, di fare una campagna porta a porta, senza grandi spese o eccessi di ogni genere. Una campagna elettorale low cost, fatta tra la gente”. La chiusura sarà giovedì 23, con la presenza di Ignazio La Russa. “Ho chiesto a Corsaro”, ha aggiunto Beccalossi, “di venire a Brescia per farci il quadro di quanto sta avvenendo a Roma su Imu ed Iva. Da quello che capiamo dalla stampa, l’Imu non è stato abrogato ma postdatato al 31 di agosto. Siamo poi preoccupati per l ‘aumento dell’Iva, perché con Tares, i dati dicono che ci sarà un aumento famigliare di oltre 700 euro. Non era quello che abbiamo detto in campana elettoarle come centrodestra, né noi, né il nostro maggiore alleato. Sono preoccupata per quanto non sta avvenendo a livello nazionale”.
Una fotografia, quella fatta da Beccalossi, confermata dallo stesso Corsaro. “Noi abbiamo approvato in Parlamento il documento Economico e finanziario, che è la carta più importante, in cui l’Italia presenta all’Europa gli scenari. Un Documento che è ben diverso dal programma presentato da Letta, allora ancor presidente incaricato, il 29 aprile”. Nel Def, infatti, non ci sono interventi mirati all’abbattimento della fiscalità, ma si ravvisa un peggioramento della situazione fiscale, occupazionale, produttiva e una linea in cui non trovano posto gli investimenti sulla crescita, ma l’accettazione supina delle regole imposte dall’Europa.
“Il primo atto”, ha proseguito Corsaro, “è stato far approvare che il gettito previsto dall’Imu deve permanere. Secondo pilastro, che l’equilibrio finanziario i poggia sull’entrata in vigore dell’aumento dell’Iva dell’1%. Dopo di che Letta ha sostenuto l’esatto contrario nelle conferenza stampa, coadiuvato da Alfano o Brunetta”. Niente illusioni, dunque: l’Imu non sarà restituito, ma anzi possiamo aspettarci di dover pagare la rata a settembre o comunque nuove tasse che lo sostituiscano.
“Il nostro impegno culturale prima che politico è stato di non aderire a questa stagione di governo”, ha spiegato Corsaro, “altri hanno detto stesse cose in campagna elettorale, ma poi non lo hanno fatto altro. Ognuno risponde alla sua coscienza. Di certo, non attendiamo in silenzio che gli italiani siano presi in giro un’altra volta, con un’operazione fatta per altro alla vigila delle amministrative. Sulla restituzione dell’Imu, ad esempio, sottolineo il silenzio da tutte le parti”.

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